Dopo una lunga telenovela, iniziata nel mercato invernale, la Fiorentina è riuscita ad arrivare ad Alfred Gudmundsson. Un vero e proprio braccio di ferro con il Genoa, che alla fine ha deciso di lasciar partire l'islandese. Un addio doloroso perché nelle ultime due stagioni l'attaccante ha trascinato i rossoblù a suon di gol: prima la promozione in Serie A, poi la salvezza della scorsa annata. Insomma, un giocatore difficile da sostituire ma ormai pronto a essere una nuova pedina nello scacchiere di Palladino. "Mi serve un po' di tempo ma voglio essere pronto prima della sosta" ha esordito Gudmundsson nel corso della sua conferenza stampa di presentazione.
Gudmundsson: "Volevo la Fiorentina"
Gudmundsson ha spiegato: "Il percorso è stato lungo, la Fiorentina si era interessato a me già a gennaio e quando è tornata alla carica sono rimasto entusiasta. Volevo questa grande società. Per me è un grande onore essere stato acquistato per tanti soldi. Ma il mio impegno sarà sempre al 100% a prescindere. Non voglio caricarmi di ulteriori responsabilità".
L'amministratore delegato del Genoa, Blazquez, ha criticato Gudmundsson: "I suoi commenti mi hanno lasciato scioccato, lo conosco bene, avevamo un buon rapporto, ma la gente non dovrebbe credere a tutto. Ha detto di avermi proposto un aumento di un milione all'anno ma è lontano dalla realtà. Non si deve credere a queste fake news".
Gudmundsson e la 10 di Nico Gonzalez...
La testa, ora, è solo alla Fiorentina: "Dove giocherò? Ne ho parlato con Palladino. Sono il tipo di giocatore che può ricoprire più ruoli, sia in attacco sia a centrocampo. Voglio aiutare la squadra e dare il massimo. L'idea è giocare in una delle posizioni dei tridente. Voglio dimostrare le mie qualità e non vedo l'ora di iniziare. Potrei indossare la 10 se Nico Gonzalez dovesse partire? A dire la verità non ho pensato al numero di maglia. Tutto diventerà più chiaro in questi giorni".