È terminato con un pareggio il match d'esordio in Serie A per la Fiorentina di Raffaele Palladino, che sul campo del Parma non è andata oltre l'1-1 (reti di Man al 22' e di Biraghi al 75'). Il nuovo tecnico della Viola è ora chiamato a debuttare in Europa nel match valido per i preliminari di Conference League contro la formazione ungherese della Puskas Akademia. L'ex allenatore del Monza è così intervenuto in conferenza stampa per fare il punto sulla preparazione alla gara in programma giovedì 22 agosto alle ore 20 allo stadio Franchi. Palladino ha inoltre risposto sugli sviluppi di mercato, che potrebbero prevedere alcuni significativi movimenti in uscita come quello di Nico Gonzalez, uno dei profili con maggiore appeal sulla piazza, gradito tanto a Giuntoli quanto all'Atalanta.
Palladino su Nico Gonzalez
"Con Nico Gonzalez ho un grande rapporto (l'argentino classe '98 è in forza alla Fiorentina da giugno 2021, ndr), anche di dialogo quotidiano mi piace come ragazzo perchè è un ragazzo vero e sincero, e ci siamo detti quello che ci dovevamo dire - ha dichiarato il tecnico - ma quello che lo riguarda è una vicenda legata al mercato che sappiamo in questo momento è aperto ed è inconcepibile che lo sia quando poi si giocano le partite. Può destabilizzare ma non lo fa perchè in questo momento quel che lo riguarda è una questione personale tra lui e la società: si stanno parlando e stanno cercando la soluzione migliore".
Juve-Gonzalez: il retroscena
La Juve tiene aperta la caccia a un esterno offensivo che possa rinforzare un'area del campo difficile da coprire a causa dell'esclusione di Chiesa e dell'infortunio di Weah. I bianconeri hanno raggiunto un accordo con Gonzalez da 3.6 mln netti fino al 2029, così come c'è l'intesa con Commisso per un prestito oneroso con diritto di riscatto da 30 mln. La Viola ha già provveduto ad attrezzarsi aggiudicandosi Gudmundsson dal Genoa - l'islandese potrebbe ereditare la maglia numero 10 attualmentre assegnata all'argentino - ma stando ai recenti rumor, da Firenze preferirebbero la cessione definitiva del cartellino a non meno di 40 mln, con possibile preferenza per un accordo con la Dea.