Palladino catechizza Kean: “Non ha fatto bene. Gli ho detto che…”

Fiorentina forza sette: la Viola ha conquistato un'altra vittoria contro il Como e al momento è salita al primo posto in classifica a pari punti con Inter e Atalanta. Un'altra prestazione di livello che porta la firma di Kean (nona rete in campionato) anche se Palladino nel post partita non si è fatto prendere dalla maschera del gol e ha analizzato la sua partita con lucidità.

Como-Fiorentina, le dichiarazioni di Palladino

Queste le parole di Palladino ai microfoni di Dazn: "I ragazzi hanno due cose fondamentali: motivazione e valori. Vogliono crescere ogni allenamento. E non era facile tenere questa dimensione dopo tutti quei complimenti. Noi siamo Beltran che corre e difende come un difensore, Sottil che entra e fa la differenza, De Gea che para come un ragazzo di 20 anni. C’è un’unione e una consapevolezza che mi piace. Si è creato qualcosa di meraviglioso e dobbiamo continuare così. Oggi non è stata una partita bella tecnicamente, abbiamo affrontato una squadra viva e faccio i complimenti a Fabregas. Sono felice per il clean sheet. Dedico questa vittoria al presidente che domani fa il compleanno e ai tifosi. Quali corde ho toccato con Kean? Moise oggi non ha fatto la sua miglior partita a livello tecnico, ci ho girà parlato. Ovviamente dall’esterno si guarda il gol. La sua crescita? Merito suo, si è messo a disposizione, ha sofferto tanto e ora sta raccogliendo i frutti. Può ancora crescere. 28 punti come l’Inter? Mi fa un bel effetto, ho detto ai ragazzi di godersi la serata, ma già da domani dobbiamo pensare alla Conference. Ora si gioca ogni tre giorni e dobbiamo essere competitivi su tre fronti. Per questo ho bisogno di tutti".

Como-Fiorentina, le dichiarazioni di Fabregas

"In questo momento siamo in difficoltà, abbiamo provato di tutto e variato diversi schieramenti. Abbiamo avuto un’altra volta grandi occasioni da gol e non abbiamo concretizzato sia per scelte sbagliate sia per grandi parate di De Gea. Mi sono arrabbiato con Dossena, non può lasciare la squadra in dieci uomini e non può prendere quel rosso anche in vista dei prossimi impegni. Non me lo aspetto da uno esperto come lui. Per la partita non c’è molto da dire, dobbiamo capire chi siamo. Questa società non esisteva 5 anni fa, mentre ora stiamo competendo contro una squadra che ha fatto la finale di Conference. Ora con umiltà dobbiamo lavorare e sono sicuro che i ragazzi daranno tutto" - ha detto Fabregas ai microfoni di Dazn.