Palladino tra calciomercato e la contestazione dei tifosi
Al triplice fischio, i tifosi della Fiorentina hanno contestato i ragazzi di Palladino. Il tecnico commenta così: "Capisco i tifosi, siamo i secondi dopo di loro a stare male quando non si vince. C'è dispiacere e dobbiamo fare di più per uscire dal momento: nessuna promessa a parole, ma fatti. Io conosco solo quella strada per uscire, sono abituato così. E i ragazzi ci tengono, vogliamo regalare una gioia ai nostri tifosi. Sulle scelte dico che cerco di fare del mio meglio. Posso sbagliare, essere criticato, ma vedo i ragazzi tutti i giorni e cerco di farli esprimere al meglio". La non convocazione di Ikone e Kayode può essere letta in chiave calciomercato? "Del mercato si occupa la società e lo fa nel miglior modo possibile. Devo pensare all'aspetto tecnico-tattico che in questo momento è più importanti. Sono state ovviamente scelte societarie, situazioni nate adesso in sede di mercato". C'è stato qualche colloquio con il presidente? "No, sono venuto subito da voi dopo aver parlato con la squadra".
La squadra sembra aver mollato a inizio secondo tempo, e sull'assenza di Pongracic: "Le pressioni sono state lente, dovevamo essere bravi ad andare più forte. Loi poi lanciavano molto con Milinkovic-Savic, a 80-90 metri, e per quello volevo tenere la squadra più corta. Sapevamo che potevamo subire questi lanci lunghi e abbiamo evitato di pressare il portiere. L'errore di Comuzzo ma è di un'uscita da dietro da dover fare meglio, essendo in superiorità. Su Marin, è stato tanto tempo fuori e sono due settimane che lavora con continuità. Come detto l'altro ieri, ci crediamo, sia io che la società, e sono sicuro che appena avrà l'occasione si metterà in mostra".