
"Nessun rimpianto". Titolo e canzone storiche degli 883 che sembra suonare bene anche per Moise Kean. Non tanto per il tipo di musica, diverso dalle sue corde e dal suo album 'Chosen', ma perché nella serata del Franchi è riuscito a superarsi mandando più di un messaggio in giro per la Serie A. Il 3-0 contro l'Inter è un segnale di tutta la squadra, dove lui è stato protagonista con una doppietta. In primis a Retegui perché la voglia è quella di prendersi lo scettro di capocannoniere, poi a Spalletti in tribuna e anche alla Juventus che in estate l'ha ceduto dopo un anno difficile con zero gol e poco fiducia. Qualcuno avrà rimpianti? "Non so di chi state parlando. Penso soltanto a fare bene qui".
Kean, la Fiorentina e il record
Sono 18 i gol totali sin qui tra campionato e coppe. Mai così tanti, nemmeno al Psg dove si è fermato a 16 giocando assieme a Neymar, Mbappé e Icardi. A Firenze ha ritrovato la sua dimensione: gol, fiducia e un gruppo che gioca e lavora per lui. "Qui ho trovato una famiglia e fa tanto. Ho trovato una città e un gruppo che mi vuole bene. Avevo bisogno di questo" ha sottolineato Kean nel post partita a Sky Sport. E questo si vede. Si vede dai gesti, dalle movenze e dal sorriso, oltre alla tranquillità con cui scende in campo. L'altro aspetto mentale importante è il riuscire a riprendersi dall'errore in maniera repentina. Quando sbaglia poi segna, quasi sempre ed è anche questo fondamentale.
"Obiettivo di gol? Voglio fare bene e riportare la Fiorentina dove merita per ripagare la fiducia" ha detto l'attaccante. Kean poi ha voluto rispondere anche a una domanda su Spalletti, il ct al Franchi per seguire la gara: "Lo sa che lavoro sodo, mi ha sempre dato ottimi consigli". A chiudere sulla prestazione della squadra contro l'Inter: "L'abbiamo preparata bene ed è merito dei compagni sui gol. Mi supportano sempre e mi danno una grande mano".