Italiano alla Allegri: “Il risultatista dice palla al fenomeno, il giochista…” 

Le parole dell'allenatore del Bologna sul suo modo di intendere il calcio: "Se ci riesci diventi invincibile"
Italiano alla Allegri: “Il risultatista dice palla al fenomeno, il giochista…” © ANSA

L'eterna lotta tra le visioni del calcio continua a non finire: c'è chi cerca la vittoria attraverso il gioco e il collettivo e chi ama più esaltare le caratteristiche tecniche dei giocatori più talentuosi. Voce del verbo Allegri, per la seconda filosofia di pensiero. Italiano ne ha parlato al Corriere di Bologna, mettendosi nel mezzo e avvalorando la sua tesi con dei motivi. Il tecnico dei felsinei ha parlato anche delle eliminazioni delle squadre italiane in Champions League.

Italiano sulla debacle in Champions League

"Ero convinto che Milan, Atalanta e Juve passassero, ma poi vai in certi stadi e ti trovi in una bolgia. Dispiace, anche per il ranking. La Champions è la competizione dei dettagli, se sbagli paghi. In Europa giocano a viso aperto, non speculano. È un tipo di pensiero calcistico da inseguire, per avvicinare la gente allo stadio. Culturalmente noi siamo più preoccupati del risultato. Ma il risultato può essere casuale, la prestazione ben fatta non lo è mai" - ha spiegato Italiano al Corriere di Bologna. La sua squadra condivide un record in questo 2025: con Napoli, Barcellona e Psg, è tra gli unici quattro club imbattuti in Europa: "Testimonia la crescita della squadra: c’è equilibrio nella proposta di calcio, con e senza palla. Se vai in campo cercando di fare la partita e con la voglia di non perdere si arriva a un dato così" - ha spiegato il tecnico. Sulla lotta per un posto Champions: "Lazio e Juve per il quarto posto hanno qualcosina in più, dietro le altre a rincorrere e la Roma rientra: all’Olimpico sarà dura per tutti".

 

 

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Il Bologna come la Coca-Cola e l'idea sui ruoli

Sulla bravura nel migliorare i giocatori, schierandoli nelle loro posizioni ideali: "Odgaard è esploso quando l’ho spostato dietro la punta, è stata una vittoria sua e mia. Giochi per i risultati, ma un tecnico ha il dovere di mettere i calciatori nelle condizioni ideali per farli esprimere". Poi Italiano ha fatto un'analisi sul suo calcio: "Dopo la vittoria in Coppa Italia a Bergamo due giornalisti stranieri sono venuti a dirmi che in futuro tanti utilizzeranno i principi del Bologna. Il mio non è un calcio copiato, ho il brevetto come la Coca-Cola. Il calcio è possesso e non possesso, questo modo di riconquistare la palla così aggressivo che abbiamo, ti aiuta contro chi ha grandi individualità. Aggressivi con i forti, diciamo così".

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Il dibattito tra giochisti e risultatisti

"Giochista o risultatista? Il giochista ama arrivare al gol attraverso il collettivo, il risultatista è chi dice diamo la palla al fenomeno e segniamo. Non c’è niente di più bello di abbinare l’organizzazione al fenomeno, se ci riesci diventi invincibile. Guardiola a Barcellona, Sacchi al Milan: quella è la perfezione, unire un visionario e i fenomeni" - ha spiegato Italiano, spiegando con chiarezza la sua visione sul calcio.

 

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L'eterna lotta tra le visioni del calcio continua a non finire: c'è chi cerca la vittoria attraverso il gioco e il collettivo e chi ama più esaltare le caratteristiche tecniche dei giocatori più talentuosi. Voce del verbo Allegri, per la seconda filosofia di pensiero. Italiano ne ha parlato al Corriere di Bologna, mettendosi nel mezzo e avvalorando la sua tesi con dei motivi. Il tecnico dei felsinei ha parlato anche delle eliminazioni delle squadre italiane in Champions League.

Italiano sulla debacle in Champions League

"Ero convinto che Milan, Atalanta e Juve passassero, ma poi vai in certi stadi e ti trovi in una bolgia. Dispiace, anche per il ranking. La Champions è la competizione dei dettagli, se sbagli paghi. In Europa giocano a viso aperto, non speculano. È un tipo di pensiero calcistico da inseguire, per avvicinare la gente allo stadio. Culturalmente noi siamo più preoccupati del risultato. Ma il risultato può essere casuale, la prestazione ben fatta non lo è mai" - ha spiegato Italiano al Corriere di Bologna. La sua squadra condivide un record in questo 2025: con Napoli, Barcellona e Psg, è tra gli unici quattro club imbattuti in Europa: "Testimonia la crescita della squadra: c’è equilibrio nella proposta di calcio, con e senza palla. Se vai in campo cercando di fare la partita e con la voglia di non perdere si arriva a un dato così" - ha spiegato il tecnico. Sulla lotta per un posto Champions: "Lazio e Juve per il quarto posto hanno qualcosina in più, dietro le altre a rincorrere e la Roma rientra: all’Olimpico sarà dura per tutti".

 

 

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