
La Fiorentina torna a vincere in campionato dopo tre sconfitte consecutive e lo fa al Franchi di misura contro il Lecce. Il match che apre così la 27esima giornata di Serie A termina 1-0 per i viola grazie alla rete di Gosens al 9° minuto su assist di Dodò. La squadra di Palladino sfiora in più occasioni il raddoppio con Beltran che coglie prima un palo su rigore e poi una traversa su azione di angolo. In attacco si è sentita l'assenza di Kean che dovrebbe tornare a disposizione per la gara di Conference contro il Panathinaikos. In classifica i viola salgono a quota 45 punti, scavalcando momentaneamente il Bologna, mentre il Lecce resta a quota 25 in 16esima posizione.
Fiorentina-Lecce 1-0, la cronaca
Al 9' un cross da destra di Dodò trova l'altro esterno Gosens pronto a staccare di testa ed anticipare Guilbert. I gigliati mettono la partita in discesa ma non la chiudono e con il passare dei minuti il Lecce trova un po' di coraggio. Sul taccuino trova spazio il solo Karlsson che al 42' non sfrutta un assist frutto di un rimpallo fra i difensori viola, con De Gea reattivo a sbarrargli la strada in angolo. Palladino punta sulla densità a centrocampo, Giampaolo, privo di Pierotti, punta sulla stazza di Krstovic come punta centrale. Buoni complessivamente i debutti dal 1' di Pablo Marì e Ndour che giovedì prossimo salteranno la gara di coppa contro il Panathinaikos perchè esclusi dalla lista Uefa, ma è Dodò a rubare la scena sulla destra e non è un caso che Gallo vada spesso in difficoltà. Poco dopo l'ora di gioco Giampaolo opera tre cambi contemporaneamente inserendo soprattutto Rebic, un ex non rimpianto a Firenze. E' la Fiorentina però che potrebbe chiudere la partita a 17' dalla fine quando Beltran calcia un rigore per fallo di mano di Pierret ma la conclusione dell'argentino si stampa sul palo. Nel finale altro legno per i gigliati centrato da Mandragora, poi sul contropiede successivo il neo entrato Danilo Veiga spreca davanti a De Gea. Il Franchi, che vede anche nel recupero Gudmundsson sbagliare due reti clamorose, può comunque esultare al triplice fischio finale.