Fagioli tra i primi passi e l'aritmia a 18 anni
Fagioli, durante la sua intervista, ripercorre i suoi inizi nel calcio: “Ho cominciato a 4-5 anni nella squadra di Piacenza dove giocava mio fratello, lì ha avuto inizio quella passione che mi ha portato sin qua". Poi la Cremonese a 10 anni, dai 14 invece la Juve, separandosi da casa in tenera età: "È stato un po' complicato: lasciare la famiglia a 14 anni è sempre difficile. Ma devo dire che in convitto alla Juve sono stato davvero bene fin da subito: è stata una fortuna, andare via di casa non è mi semplice. Però è un'esperienza che rifarei 1000 volte".
A 18 anni uno stop a causa di un problema di aritmia: "Non è stato un momento così tanto difficile essend durato soltanto un mesetto e mezzo.Sono stato lontano dai campi di calcio per 2-3 mesi in tutto. Si trattava di un problema che avevo fin da piccolo, e che non sono mai riuscito a risolvere fino ai 18 anni. Fortunatamente, grazie ai medici, sono riuscito a mettermelo alle spalle. Da quel momento in poi non ho avuto nessuna ricaduta".
Nonostante abbia solo 24 anni, Fagioli ha dovuto mettere alle spalle già più di uno stop: “Sì, ho avuto qualche momento difficile nella mia carriera: grazie al sostegno dei miei familiari ne sono sempre uscito alla grande. A loro devo tutto, sono le persone che mi più mi hanno aiutato. Poi credo che bisogna sapersi lasciare tutto alle spalle, ripartendo senza pensarci e dando il massimo. In campo, gara dopo gara, ma anche nella vita di tutti i giorni".