Juve, arriva Kean: "Avevo bisogno della Fiorentina, le vecchie ferite..."

L'attaccante sta vivendo la stagione del riscatto in maglia viola e affronterà il suo passato nella prossima partita di Serie A con i bianconeri ospiti al Franchi

Nella città culla del Rinascimento Moise Kean ha conosciuto la sua personale ripartenza e rivincita dopo un periodo di buio. Al netto delle difficoltà nelle quali è incappata la Fiorentina, quella dell'attaccante è di sicuro una stagione da incorniciare: gol, leadership e tanta grinta lo hanno consacrato come uno dei migliori calciatori di questo campionato. Nel prossimo turno incontrerà il suo recente passato, la Juventus club dove è cresciuto e che lo ha lanciato nel calcio che conta, prima dell'addio della scorsa estate. A pochi giorni dalla gara di ritorno degli ottavi di Conference League con il Panathinaikos dove la viola è chiamata alla rimonta, il classe 2000 si è concesso ai microfoni di Uefa.com, dove si è raccontato senza filtri.

 

Fiorentina, Kean tra musica e calcio

Di pari passo, oltre al calcio, nella vita di Kean ad occupare un posto importante c'è sempre stata anche la musica: "Sono stato appassionato di musica fin da piccolo. Dalle mie parti si gioca a calcio e si fa musica. Io giocavo a calcio e partecipavo alle battaglie rap con gli altri ragazzi. È così che è iniziato tutto. Ho sempre sognato di giocare a calcio e di pubblicare la mia musica un giorno. Con il tempo ho capito molte cose, non ultimo che se sei bravo in due cose, è un vero dono. Molte persone hanno una certa carriera, ma hanno anche un altro talento. Voglio condividere il messaggio che si può fare tutto ciò che si vuole nella vita". E sopratutto, il ruolo che svolge la musica: "Come posso descrivere cosa fa la musica per te? (rivolto all'intervistatore, ndr) Si tratta dell'energia di una persona. Si tratta di una certa vibrazione - forse si ascolta un genere musicale diverso o forse si ascolta lo stesso genere, e forse l'amicizia nasce da lì". E il parallelo con il calcio: "Le emozioni create dal calcio non si possono descrivere a parole: dopo aver segnato un gol, o dopo aver riconquistato il possesso davanti alla folla, tutti indossano il cuore sulla manica e ti fanno sentire le loro emozioni. Penso che sia semplicemente fantastico". Recentemente l'attaccante è riuscito a pubblicare delle canzoni: "Scrivo musica da molto tempo, ma non sono mai riuscito a pubblicarla, perché ero più concentrato su altre cose. Un giorno mi sono fermato e mi sono detto: “Voglio che la gente capisca il mio messaggio, perché è importante condividerlo con tante persone”.

 

 

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Kean e il rapporto con Firenze e la Fiorentina

"Quando sono arrivato, la città di Firenze mi ha mostrato tanto calore. Questo ti fa sentire bene, soprattutto se sei come me e hai avuto certi problemi in passato. Questa città mi ha accolto a braccia aperte e questo mi ha dato la forza di continuare ad impegnarmi e ad essere coerente in tutto ciò che faccio. I tifosi pagano tanto per venire a vederci al Franchi e quindi vogliamo dare spettacolo, esibirci per loro e farli divertire. Mi piace festeggiare dopo aver segnato e andare ad abbracciare i tifosi con i miei compagni di squadra".

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"Fiorentina grande gruppo, andremo lontano"

L'accoglienza è stata delle migliori per Kean, e sui primi mesi...: "I primi mesi sono andati abbastanza bene. So che posso fare di più e so che possiamo fare di più come squadra. Siamo una grande squadra e questo conta molto. Avere un gruppo di persone come quello che abbiamo in questa stagione alla Fiorentina aiuta molto, ed è quello di cui avevo davvero bisogno”. Ora c'è da rimettere sui giusti binari la Conference League, dopo la  sconfitta dell'andata. Competizione che ha visto la viola perdere ben due finali: "Non parliamo quasi mai delle finali perse dalla Fiorentina. Del resto, le vecchie ferite non servono a nulla nel presente. Abbiamo parlato di quelle partite ma non molto, e comunque queste sconfitte ti stimolano a fare meglio, a migliorarti. Spero che andremo lontano come squadra perché abbiamo un grande gruppo e ce lo meritiamo".

 

 

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Nella città culla del Rinascimento Moise Kean ha conosciuto la sua personale ripartenza e rivincita dopo un periodo di buio. Al netto delle difficoltà nelle quali è incappata la Fiorentina, quella dell'attaccante è di sicuro una stagione da incorniciare: gol, leadership e tanta grinta lo hanno consacrato come uno dei migliori calciatori di questo campionato. Nel prossimo turno incontrerà il suo recente passato, la Juventus club dove è cresciuto e che lo ha lanciato nel calcio che conta, prima dell'addio della scorsa estate. A pochi giorni dalla gara di ritorno degli ottavi di Conference League con il Panathinaikos dove la viola è chiamata alla rimonta, il classe 2000 si è concesso ai microfoni di Uefa.com, dove si è raccontato senza filtri.

 

Fiorentina, Kean tra musica e calcio

Di pari passo, oltre al calcio, nella vita di Kean ad occupare un posto importante c'è sempre stata anche la musica: "Sono stato appassionato di musica fin da piccolo. Dalle mie parti si gioca a calcio e si fa musica. Io giocavo a calcio e partecipavo alle battaglie rap con gli altri ragazzi. È così che è iniziato tutto. Ho sempre sognato di giocare a calcio e di pubblicare la mia musica un giorno. Con il tempo ho capito molte cose, non ultimo che se sei bravo in due cose, è un vero dono. Molte persone hanno una certa carriera, ma hanno anche un altro talento. Voglio condividere il messaggio che si può fare tutto ciò che si vuole nella vita". E sopratutto, il ruolo che svolge la musica: "Come posso descrivere cosa fa la musica per te? (rivolto all'intervistatore, ndr) Si tratta dell'energia di una persona. Si tratta di una certa vibrazione - forse si ascolta un genere musicale diverso o forse si ascolta lo stesso genere, e forse l'amicizia nasce da lì". E il parallelo con il calcio: "Le emozioni create dal calcio non si possono descrivere a parole: dopo aver segnato un gol, o dopo aver riconquistato il possesso davanti alla folla, tutti indossano il cuore sulla manica e ti fanno sentire le loro emozioni. Penso che sia semplicemente fantastico". Recentemente l'attaccante è riuscito a pubblicare delle canzoni: "Scrivo musica da molto tempo, ma non sono mai riuscito a pubblicarla, perché ero più concentrato su altre cose. Un giorno mi sono fermato e mi sono detto: “Voglio che la gente capisca il mio messaggio, perché è importante condividerlo con tante persone”.

 

 

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