"Per il calcio fai di tutto. La musica mi calma": Kean tra passato e sogni futuri

L'attaccante della Fiorentina e della Nazionale si è raccontato in una lunga intervista a Vivo Azzurro: le sue parole
"Per il calcio fai di tutto. La musica mi calma": Kean tra passato e sogni futuri© Redazione

Calcio, musica e passioni. Per Moise Kean entrambe le cose vanno di pari passo. Si allena, gioca, segna e poi, nel tempo libero, trova il modo di scrivere e comporre le sue canzioni. "Chosen", il prescelto, è il suo primo album. A Firenze ha ritrovato il sorriso dopo l'anno buio con la Juventus. Con Palladino ha trovato subito fiducia e spazio per emergere e far vedere le sue qualità. In Serie A è alle spalle di Retegui per gol segnati e anche Luciano Spalletti l'ha convocato con l'Italia. La Fiorentina è la nuova oasi felice e a Vivo Azzurro Tv ha voluto raccontarsi tra passato, presente e, soprattutto, futuro con tanti obiettivi all'orizzonte. 

Kean, l'Italia e il calcio

Moise Kean ha parlato dell'Italia e dei ricordi del Mondiale: "La Nazionale mi ha fatto vivere momenti davvero emozionanti, soprattutto nel 2006. Avevo sei anni, sono sceso in piazza a festeggiare, ho visto la gente quanto ci teneva e lì mi sono detto: vorrei far vivere queste emozioni, è una cosa bellissima". Sulle passioni: "Mi è sempre piaciuto stare per strada con i miei amici, giocare a pallone e fare musica. È una cosa che ho sempre sognato di fare, essere qui è una cosa bellissima. Le mie giornate? Andavo in oratorio, giocavamo fino a tardi, cinque contro cinque. Quando il parroco chiudeva, scavalcavamo e tornavamo a giocare. Per il calcio fai di tutto".

E su cosa si porta dentro di quegli anni: "Bei ricordi, andavo spesso a vedere mio fratello che giocava. Mi sono sempre detto che se lo faceva lui volevo farlo anche io ai massimi livelli. Mia mamma e mio fratello mi sono stati sempre vicini nei momenti difficili, ne abbiamo avuti tantissimi da superare. Mia mamma mi ha fatto anche da padre, non ha mai mollato e sono fiero di lei". Sulla paternità: "Mi ha cambiato tantissimo e mi ha dato più motivazione in quello che faccio, tante cose che facevo prima non posso più farle. Ho qualcuno che mi guarda 24 ore su 24".

 

 

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Kean, Chosen e gli obiettivi per il futuro

L'attaccante poi continuato parlando della musica: Con Chosen volevo lasciare il messaggio che, se sei bravo a fare una cosa, o anche due, perché non farla. Trovo tempo per scrivere un po’ dappertutto, nei viaggi in trasferta o a casa dopo l’allenamento. Mi calma tantissimo e mi rende felice. Esprimere tutto in un testo è bello e rilassante. La mia famiglia è sempre stata basata su sport e musica". Sull'esperienza all'estero: "Mi ha aperto gli occhi su cosa avevo attorno. Mi sento fortunato ad aver giocato con grandi campioni come Mbappé, Neymar, Cristiano. È stata una bella esperienza, anche se in Premier non è andata come avrei voluto".§
 

E la Nazionale: "Siamo un ottimo gruppo, di giovani. Ci siamo ritrovati fra tanti ragazzi che erano insieme in Under 21. Il ct ci dà fiducia, crede in noi e so che possiamo ottenere ottimi risultati. Essere in azzurro è un’emozione grandissima, ho sempre sognato la nazionale maggiore dopo aver fatto le giovanili. Fare tutto il percorso e arrivare in prima squadra è una grande emozione".  A chiudere Kean ha parlato degli obiettivi: "Posso solo sognare il meglio per me, poi nessuno sa cosa può accadere domani. Cerco di dare sempre il 100%, vengo da momenti difficili e so come prendere certe occasioni. Speriamo che qualcuno scenda al bar a vedere noi alzare quella coppa".

 

 

 

 

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Calcio, musica e passioni. Per Moise Kean entrambe le cose vanno di pari passo. Si allena, gioca, segna e poi, nel tempo libero, trova il modo di scrivere e comporre le sue canzioni. "Chosen", il prescelto, è il suo primo album. A Firenze ha ritrovato il sorriso dopo l'anno buio con la Juventus. Con Palladino ha trovato subito fiducia e spazio per emergere e far vedere le sue qualità. In Serie A è alle spalle di Retegui per gol segnati e anche Luciano Spalletti l'ha convocato con l'Italia. La Fiorentina è la nuova oasi felice e a Vivo Azzurro Tv ha voluto raccontarsi tra passato, presente e, soprattutto, futuro con tanti obiettivi all'orizzonte. 

Kean, l'Italia e il calcio

Moise Kean ha parlato dell'Italia e dei ricordi del Mondiale: "La Nazionale mi ha fatto vivere momenti davvero emozionanti, soprattutto nel 2006. Avevo sei anni, sono sceso in piazza a festeggiare, ho visto la gente quanto ci teneva e lì mi sono detto: vorrei far vivere queste emozioni, è una cosa bellissima". Sulle passioni: "Mi è sempre piaciuto stare per strada con i miei amici, giocare a pallone e fare musica. È una cosa che ho sempre sognato di fare, essere qui è una cosa bellissima. Le mie giornate? Andavo in oratorio, giocavamo fino a tardi, cinque contro cinque. Quando il parroco chiudeva, scavalcavamo e tornavamo a giocare. Per il calcio fai di tutto".

E su cosa si porta dentro di quegli anni: "Bei ricordi, andavo spesso a vedere mio fratello che giocava. Mi sono sempre detto che se lo faceva lui volevo farlo anche io ai massimi livelli. Mia mamma e mio fratello mi sono stati sempre vicini nei momenti difficili, ne abbiamo avuti tantissimi da superare. Mia mamma mi ha fatto anche da padre, non ha mai mollato e sono fiero di lei". Sulla paternità: "Mi ha cambiato tantissimo e mi ha dato più motivazione in quello che faccio, tante cose che facevo prima non posso più farle. Ho qualcuno che mi guarda 24 ore su 24".

 

 

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