Commisso: “Vorrei tenere Kean. Se penso a Vlahovic, Chiesa e Nico Gonzalez…”

Il presidente della Fiorentina ha fatto il punto sulla stagione e gli obiettivi della viola. E sul futuro dei gioielli della formazione toscana...
Commisso: “Vorrei tenere Kean. Se penso a Vlahovic, Chiesa e Nico Gonzalez…”© Redazione

La Fiorentina è tornata a correre, tra i gol di Kean e le giocate illuminanti di Fagioli e Gudmudsson. I ragazzi guidati da Raffaele Palladino sembrano aver archiviato il periodo no che aveva caratterizzato gli ultimi mesi, rientrando di diritto nella corsa all'Europa. Tutti argomenti sviscerati e analizzati dal patron viola Rocco Commisso ai microfoni di Sky Sport, svelando un sogno nel cassetto...

Fiorentina, le parole di Rocco Commisso

Il presidente viola parte dal ritorno in Italia, da dove mancava dallo scorso ottobre: “È stato un viaggio che ci voleva! Da inizio ottobre mancavo qui a Firenze. Da quando sono presidente, è la mia assenza più lunga. Avevo comunque parlato con la squadra quando le cose non andavano bene. E ogni volta che ho parlato con loro, abbiamo vinto. Quindi abbiamo preso questo rito: ogni volta prima della partita, ci confrontiamo. Qui, dal vivo, ho incontrato molti ragazzi, anche quelli che non avevo mai conosciuto. Sono bravissimi: siamo andati a cena tutti insieme, hanno portato i loro figli. È stato bellissimo. A Firenze c’è una famiglia, e col Viola Park ancora di più". Questa è la Fiorentina più forte della sua gestione? “Io credo di sì. Abbiamo un centravanti fenomenale, sta facendo molto bene sia con noi, sia con la Nazionale. Davanti siamo a posto. Poi ci sono altri innesti: Gosens, De Gea, i difensori, Cataldi, Bove, Fagioli… Se ho dimenticato qualcuno, scusatemi! La colpa è mia. Bove è qui con noi e speriamo che possa rientrare: il calcio è la sua vita. In tutti i casi, abbiamo una squadra che è più forte degli anni passati. Non molto più forte, ma più forte di sicuro".

Dopo il Viola Park, tra i desideri c'è il nuovo stadio. Come stanno le cose e come vanno i lavori al Franchi? “Abbiamo presentato un piano per ammodernare il Franchi, ma la Sovrintendenza ci ha detto di no. Potevamo avere un bello stadio, rimesso a nuovo e nello stesso posto. Senza buttare tutto giù. Ora abbiamo cominciato questo processo e passeranno altri anni prima di poter vedere il nuovo impianto. È un peccato, queste cose non succedono in America, ma nemmeno nel resto d’Europa. Cosa succederà? Di sicuro non lo so: il Comune è padrone del Franchi, ma lavoreremo insieme a loro per finire il prima possibile. Alla Fiorentina serve questo stadio al completo. Non a mezzo servizio".

 

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Commisso e gli obiettivi della Fiorentina

La Fiorentina è una delle squadre che meglio si è mossa a gennaio. Quali sono gli obiettivi? “Quello che ho sempre detto: di fare meglio rispetto all’anno passato. Siamo lì. Nelle ultime sette-otto partite possiamo arrivare pure più in alto delle ultime stagioni. Nei miei ultimi cinque anni, abbiamo fatto 62 punti al massimo. Siamo a 51… Con 4 partite, saremo a 63”. La viola è in piena corsa per la vittoria della Conference League, nel caso, sarebbe la terza finale per i toscani...: “Ci siamo arrivati vicini, ma non abbiamo portato niente a Firenze. Sia io, sia i tifosi, sia la squadra siamo molto delusi di questo. Se saremo capaci di arrivare in fondo, sarebbe un bellissimo regalo per Firenze". La qualificazione alla prossima Champions League è un obiettivo? “No, non lo dico. Qualcuno mi ha messo queste parole in bocca, ma non è così: ho sempre detto che se arriva, arriva. Se no, non avremo comunque fallito. Magari arriverà dopo, se resto qui abbastanza…”.

 Nelle scorse settimane si era fatta avanti le ipotesi di un esonero di Palladino. Quanto c'era di vero? “No, non ci ho mai pensato. Sono solo voci portate avanti da altri. Ma io so a chi tengo. E a Palladino tengo. Spero che dimostri a tutti quanto sia bravo e che possa portare la Fiorentina dove merita. Gli voglio bene: è un ragazzo giovane. In poco tempo lui ha perso la mamma e c’è stato il problema di Bove da affrontare praticamente nello stesso periodo. Non è un caso che in quei giorni si siano rovinate molte cose. Ci è voluto un po’ di tempo, ma ora siamo a un buon livello. Speriamo di tornare a quello dell’andata”. Lo Scudetto può essere un sogno di Commisso? “Speriamo! Ma non lo posso dire. Sarebbe il più grande sogno possibile. Se ci sarà un po’ di fortuna, e se tutti gli elementi funzioneranno come devono, magari in futuro ce la faremo. La maggioranza dei fiorentini capisce che abbiamo speso molti soldi per arrivare dove siamo. Parlo di oltre 450 milioni di euro. La speranza è che da qualche parte ci portino”.

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Commisso su Kean, Fagioli e Comuzzo

La Fiorentina oggi ha nella sua rosa giocatori del calibro di  De Gea, Fagioli, Gudmundsson. Sono loro il futuro della formazione viola? “Sì, l’intenzione è questa. Se vogliono restare, resteranno. E cominceremo con una squadra più forte di come abbiamo cominciato l’anno passato”. La vera sopresa e il trascinatore di questa squadra è Moise Kean. Nel contratto dell'attaccante c'è una clausola, c'è paura di perderlo? “Io lo vorrei qui, sì. Se c’è qualcuno che lo vuole, parleremo, ma mi piacerebbe tenerlo qui. Ma ricordiamoci che siamo al Viola Park: ci sono tanti giovani che stanno emergendo, come Comuzzo che è ancora con noi, o Kayode, Sottil… Io quando posso vedo tutte le partite della Primavera e delle donne, pure la Viareggio Cup che abbiamo perso in finale. Speriamo che queste strutture ci diano i fondamenti per portare i ragazzi in prima squadra, per ripagarci dell’investimento fatto qui: sarebbe molto bello". Su Comuzzo c'è già stato un forte interesse del Napoli, declinato dalla dirigenza della Fiorentina. Si può definire come un segnale di crescita della società? “Sì, è vero. Non siamo tra le prime tre squadre del campionato, ma quello che abbiamo lo difendiamo. Non ho bisogno di nessuno che arrivi qui e mi dica di essere più importante e che quindi può prendere da noi chi vuole. E poi vorrei ricordare una cosa: chi è andato via è stato ceduto a molto. Penso a Vlahovic e Chiesa. O Nico Gonzalez".

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La Fiorentina è tornata a correre, tra i gol di Kean e le giocate illuminanti di Fagioli e Gudmudsson. I ragazzi guidati da Raffaele Palladino sembrano aver archiviato il periodo no che aveva caratterizzato gli ultimi mesi, rientrando di diritto nella corsa all'Europa. Tutti argomenti sviscerati e analizzati dal patron viola Rocco Commisso ai microfoni di Sky Sport, svelando un sogno nel cassetto...

Fiorentina, le parole di Rocco Commisso

Il presidente viola parte dal ritorno in Italia, da dove mancava dallo scorso ottobre: “È stato un viaggio che ci voleva! Da inizio ottobre mancavo qui a Firenze. Da quando sono presidente, è la mia assenza più lunga. Avevo comunque parlato con la squadra quando le cose non andavano bene. E ogni volta che ho parlato con loro, abbiamo vinto. Quindi abbiamo preso questo rito: ogni volta prima della partita, ci confrontiamo. Qui, dal vivo, ho incontrato molti ragazzi, anche quelli che non avevo mai conosciuto. Sono bravissimi: siamo andati a cena tutti insieme, hanno portato i loro figli. È stato bellissimo. A Firenze c’è una famiglia, e col Viola Park ancora di più". Questa è la Fiorentina più forte della sua gestione? “Io credo di sì. Abbiamo un centravanti fenomenale, sta facendo molto bene sia con noi, sia con la Nazionale. Davanti siamo a posto. Poi ci sono altri innesti: Gosens, De Gea, i difensori, Cataldi, Bove, Fagioli… Se ho dimenticato qualcuno, scusatemi! La colpa è mia. Bove è qui con noi e speriamo che possa rientrare: il calcio è la sua vita. In tutti i casi, abbiamo una squadra che è più forte degli anni passati. Non molto più forte, ma più forte di sicuro".

Dopo il Viola Park, tra i desideri c'è il nuovo stadio. Come stanno le cose e come vanno i lavori al Franchi? “Abbiamo presentato un piano per ammodernare il Franchi, ma la Sovrintendenza ci ha detto di no. Potevamo avere un bello stadio, rimesso a nuovo e nello stesso posto. Senza buttare tutto giù. Ora abbiamo cominciato questo processo e passeranno altri anni prima di poter vedere il nuovo impianto. È un peccato, queste cose non succedono in America, ma nemmeno nel resto d’Europa. Cosa succederà? Di sicuro non lo so: il Comune è padrone del Franchi, ma lavoreremo insieme a loro per finire il prima possibile. Alla Fiorentina serve questo stadio al completo. Non a mezzo servizio".

 

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