"Così non vincerà granché", "Neanche lo ascolto": Palladino, screzi con Riera

Il tecnico della Fiorentina è stato protagonista di un botta e risposta con il collega del Celje al termine del match di Conference League: cosa è successo

FIRENZE - "Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, ovvero il passaggio del turno. Siamo felici, è motivo di grande orgoglio. Oltre ai lati positivi, però, ci sono stati anche lati negativi, ad esempio che durante la partita abbiamo smesso di giocare. Merito degli avversari, però noi dobbiamo crescere sotto questo aspetto". Così, ai microfoni di Sky Sport, il tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino commenta il 2-2 con il Celje, valso la qualificazione alle semifinali di Conference League: "Ci manca ancora qualcosa, tipo i primi tempi. Alla prima disattenzione abbiamo preso gol, dobbiamo capire che non dobbiamo mai snaturarci. Vogliamo comandare il gioco, esprimere le nostre qualità. Qualche volta facciamo fatica, ma stiamo crescendo".

Su Kean, Pongracic e il Betis

"Kean? Sapete quanta fiducia ho di Moise, lo dobbiamo ringraziare. Sta facendo un campionato incredibile, il gol di oggi è fantastico. A me piace il suo atteggiamento, è un trascinatore all’interno del gruppo. Non solo i suoi gol, ma c’è da vedere tutto il lavoro della squadra. Pongracic? Lo abbiamo voluto fortemente, è un calciatore molto forte. A 3 me lo immaginavo centrale, ma ogni calciatore lo devi allenare. Da terzo è qualcosa di fantastico, ci ho messo un po’ per convincerlo, ma ha tutti i mezzi per poterlo fare ad alti livelli. Il Real Betis? L’attenzione dev’essere sempre del 100%, sia contro le big che contro quelle piccole. La partita contro il Betis si prepara da sola sotto il punto psicologico. Vogliamo continuare questo percorso", ha concluso Palladino che, in conferenza stampa, ha parlato della lite col tecnico del Celje Albert Riera.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Fiorentina

La lite con Riera

"Riera ha usato parole poco edificanti nei miei confronti? Non voglio neanche ascoltarlo, non mi interessa. Tra colleghi bisogna avere rispetto, all'andata non lo ha avuto e gli ho detto solo che deve averlo. Io non ho mancato di rispetto a nessuno". Così, il tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino ha commentato gli screzi a distanza con Albert Riera, protagonisti anche di un parapiglia in campo al termine del match. L'allenatore del club sloveno, invece, ha dichiarato: "Noi siamo un club piccolo… sono andato a dare la mano a Palladino e lui mi ha detto che parlavo troppo. E io cosa avrei dovuto dirgli: 'Che bravo che sei?'. Io sono soltanto andato a dargli la mano, noi valiamo 13 milioni mentre la Fiorentina 300. Lui è più giovane di me e deve imparare tanto, per me non è stato un bel comportamento. Così non vincerà granché. Un giorno magari allenerò io una squadra che vale 300 milioni e affronterò lui che invece siederà su una panchina di una squadra che ne vale 13".

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FIRENZE - "Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, ovvero il passaggio del turno. Siamo felici, è motivo di grande orgoglio. Oltre ai lati positivi, però, ci sono stati anche lati negativi, ad esempio che durante la partita abbiamo smesso di giocare. Merito degli avversari, però noi dobbiamo crescere sotto questo aspetto". Così, ai microfoni di Sky Sport, il tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino commenta il 2-2 con il Celje, valso la qualificazione alle semifinali di Conference League: "Ci manca ancora qualcosa, tipo i primi tempi. Alla prima disattenzione abbiamo preso gol, dobbiamo capire che non dobbiamo mai snaturarci. Vogliamo comandare il gioco, esprimere le nostre qualità. Qualche volta facciamo fatica, ma stiamo crescendo".

Su Kean, Pongracic e il Betis

"Kean? Sapete quanta fiducia ho di Moise, lo dobbiamo ringraziare. Sta facendo un campionato incredibile, il gol di oggi è fantastico. A me piace il suo atteggiamento, è un trascinatore all’interno del gruppo. Non solo i suoi gol, ma c’è da vedere tutto il lavoro della squadra. Pongracic? Lo abbiamo voluto fortemente, è un calciatore molto forte. A 3 me lo immaginavo centrale, ma ogni calciatore lo devi allenare. Da terzo è qualcosa di fantastico, ci ho messo un po’ per convincerlo, ma ha tutti i mezzi per poterlo fare ad alti livelli. Il Real Betis? L’attenzione dev’essere sempre del 100%, sia contro le big che contro quelle piccole. La partita contro il Betis si prepara da sola sotto il punto psicologico. Vogliamo continuare questo percorso", ha concluso Palladino che, in conferenza stampa, ha parlato della lite col tecnico del Celje Albert Riera.

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