Milan-Frosinone, un Ibrahimovic spaventa San Siro

Il 17enne Arijon è il nuovo talento lanciato da Di Francesco: il club l'ha riscattato dal Bayern Monaco (che si è tenuto l'opzione di riacquisto)
Milan-Frosinone, un Ibrahimovic spaventa San Siro© LAPRESSE

Ibrahimovic è pronto a prendersi San Siro. Non il vecchio Zlatan, che ultimamente fa capolino sempre più spesso in tribuna ed è in procinto di tornare al Milan come consulente-dirigente, bensì il giovane Arijon. Il talento classe 2005 è una delle rivelazioni del Frosinone capace di arrampicarsi a ridosso della zona Conference. Lampi di classe talmente abbaglianti da indurre il club a riscattarlo dal Bayern Monaco in anticipo. Quei 3,5 milioni investiti dalla società del presidente Stirpe appaiono destinati a lievitare notevolmente, visto che i tedeschi manterranno l’opzione di riacquisto a 11 (primo anno) e 14 milioni (secondo anno). Comunque vada, per la formazione frusinate sarà un successo. Intanto stasera il piccolo Ibra proverà a prendersi la scena alla Scala del calcio, come titolare o come carta da giocare a partita in corso. In quello che per anni è stato il giardino di casa del suo idolo Zlatan, che magari lo osserverà dagli spalti.

Ibrahimovic, l'occasione per lasciare il segno

Il talento di Norimberga, infatti, non ha mai nascosto il desiderio di conoscere il suo omonimo più celebre. Chissà che stavolta non sia la volta buona. Nel frattempo i gialloazzurri puntano sulle sue accelerazioni per provare a mandare in crisi un Milan sull’orlo del baratro. La panchina di Stefano Pioli, infatti, è diventata parecchio traballante e il clima a San Siro non sarà certamente quello dei tempi d’oro. L’epoca del “Pioli is on fire” cantato a squarciagola da tutto lo stadio sembra ormai appartenere alla preistoria. Tra l’altro i rossoneri saranno in emergenza difensiva. L’occasione giusta per lasciare il segno. Ibra ci spera e intanto si gode la fiducia di Di Francesco, che da un mese l’ha promosso titolare a neanche 17 anni. Proprio il tecnico abruzzese, ancora una volta nella sua carriera, ha avuto il coraggio di non guardare la carta d’identità, badando solo al talento. E Ibrahimovic ne ha parecchio. Per informazioni chiedere all’Empoli tramortito con un gol e un assist alla prima da titolare in Serie A. Al Bayern Arijon ha frantumato quasi tutti i record di precocità nelle giovanili, tanto da convincere il suo agente Roman Rummennigge a portarlo in Italia con un anno d’anticipo. Inutile perdere altro tempo coi pari età. Bravo pure Guido Angelozzi a puntarci deciso. E il bello viene adesso: se continua così, il cognome Ibrahimovic non sarà più associato dai tifosi al mitico Zlatan ma pure ad Arijon, che da Frosinone prende la rincorsa per una carriera da futuro top player.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...