Genoa, via il tabù trasferta

Fuori casa un trionfo in 12 mesi: domenica a Parma i rossoblù devono invertire la tendenza per salvare la panchina di Andreazzoli
Genoa, via il tabù trasferta© www.imagephotoagency.it

GENOVA - C’è un dato che colpisce in casa del Grifone. E i numeri lo raccontano bene, dall’ottobre 2018 all’ottobre 2019 i rossoblù hanno conquistato appena una vittoria in trasferta. Una in dodici mesi. In un anno solare il Genoa ha saputo espugnare solo il Castellani di Empoli sotto la guida di Cesare Prandelli. Lo ha fatto il 27 gennaio scorso. Un 3-1 peraltro fondamentale per la salvezza visto che alla fine della scorsa stagione fu proprio lo scontro diretto a decidere la retrocessa, e toccò all’Empoli. Eppure tra le gare giocate prima di quel giorno e quelle disputate fino ad ora la gioia dei tre punti non l’ha più vissuta il Grifone. Da Ballardini a Juric da Prandelli ad Andreazzoli. Quattro allenatori un solo successo. Non tutti naturalmente hanno avuto le stesse possibilità in questi dodici mesi ma il dato è comunque inquietante. Un problema quello delle vittorie in trasferta che il Genoa si trascina dietro da anni. Sono lontane, e ben poche, le stagioni in cui anche giocando fuori casa le possibilità di conquistare bottino pieno erano molte.

Ma domenica prossima questo Genoa dovrà sfatare ogni tabù e puntare al colpo grosso. A Parma giocherà infatti contro una diretta concorrente per rilanciarsi in classifica e per rinsaldare la panchina del proprio allenatore e c’è un solo risultato in grado di mettere tutti d’accordo: la vittoria. Andreazzoli lo sa bene e non sta lasciando nulla al caso nonostante i conti con le assenze che hanno decimato la squadra tra i nazionali, ben undici, e gli indisponibili che saranno cinque. Ieri sul Signorini volteggiavano due droni intenti a riprendere la seduta, dati che verranno poi scaricati e serviranno d’aiuto allo staff tecnico. Ma servirà soprattutto la fantasia e la qualità per superare gli avversari, così si lavora sulle fasce per aumentare il fronte pericoloso e cercare di mettere più a loro agio gli uomini del reparto offensivo. Che al momento vedono un solo vero titolare, Kouamé, mentre per la seconda maglia al suo fianco la lotta è aperta.

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