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GENOVA - Terza partita consecutiva senza subire gol. Ma soprattutto un successo fondamentale per la classifica e per chiudere in bellezza il girone d'andata a quota 18 punti, Un risultato quasi inimmaginabile appena un mese fa quando Davide Ballardini venne chiamato per provare a risollevare un Genoa in crisi. Quel Genoa, tra Covid e problemi vari, aveva raccolto appena sette punti, era penultimo e vedeva la salvezza come un obiettivo lontanissimo da raggiungere. Eppure la rosa non sembrava così negativa.
Da allora sei gare, tre vittorie, due pareggi e una sola sconfitta. E di quella rosa al momento solo due le variazioni in entrata Strootman e Onguené, seppur di altissimo livello soprattutto per quanto riguarda il centrocampista olandese che ha dimostrato da subito tutto il suo valore, mentre il difensore camerunense inizia a integrarsi e cresce gara dopo gara. Il lavoro di Ballardini è stato proficuo tanto che dal suo arrivo il Genoa sarebbe sesto. Un dato che fa riflettere e che deve far riflettere anche la società, quella stessa società che due anni fa, esonerò il tecnico romagnolo dopo aver raccolto 12 punti in sette gare.
Allora in attacco c'era Piatek ora Ballardini ha trovato il suo uomo gol in un ritrovato Mattia Destro già a quota sette reti in campionato. Per ritrovare un dato migliore bisogna addirittura risalire alla stagione 2016/17 con la maglia del Bologna quando a fine stagione il suo ruolino di marcia segnò 11 gol. Di questo passo, con un intero girone ancora da giocare, l'obiettivo doppia cifra è sicuramente alla portata del giocatore che a Genova sta vivendo una seconda giovinezza così come alcuni dei suoi compagni [...]
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