Il Genoa oggi deve pensare - da neopromossa - in primis alla salvezza. E però gli acquisti anche di rilievo non sono mancati nell’ultimo mercato (da Retegui a Malinovskyi, da Messias a Thorsby) per una squadra e una società che non si nascondono. «Europa? Io ho detto che fa parte del programma di sviluppo sportivo della società quello di stare stabilmente in Serie A e quindi anche di poterci affacciare a competizioni europee, una cosa che Genova e la Liguria meritano - dice il presidente rossoblù Alberto Zangrillo a Radio Sportiva - oggi però l’obiettivo è quello di raggiungere una tranquilla salvezza, con la consapevolezza di aver fatto il massimo per non deludere i tifosi».
Così Zangrillo su Gilardino
Una battuta di Zangrillo anche sul tecnico Gilardino che ha avuto il grande merito di riportare il Genoa in Serie A: «Un allenatore esordiente in Serie A? Il mondo del calcio è sempre una scommessa come dice il mio grande amico Galliani. Un mondo che non risponde sempre alle regole della logica. Gilardino è una persona seria, umile, sa comunicare e ha un grande carisma. Retegui il grande regalo che ci siamo fatti? Non voglio caricare di troppe responsabilità il giovane Mateo, ci siamo fatti anche altri regali ma la cosa più importante è stata quella di mantenere l’ossatura di squadra che ci ha permesso di tornare in A. I risultati sinora e la beffa per la sconfitta col Torino? Il calendario ci aveva un po’ spaventato, avevamo messo in conto che sarebbe stata dura. Ora non bisogna mettere pressione alla squadra. Richiamo tutti a calma ed equilibrio». Un Genoa che guarda al campo ma anche a futuri investimenti legati allo stadio e al campo di allenamento. «Stiamo lavorando sullo stadio e sul centro sportivo - dice Zangrillo - ci sono però due problemi. Anzitutto l’orografia del territorio ligure. Non siamo nella pianura padana e gli spazi vanno trovati. Altro problema è che per muovere un mattone in Italia si fa fatica. Avere uno stadio di proprietà in Italia non è una cosa facile come vorremmo. Dobbiamo dialogare con le istituzioni in modo costruttivo».

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