La sosta in casa Genoa è stata delle più turbolente. Quando il peggio sembrava essere alle spalle grazie alle ultime uscite positive della squadra genoana, ecco il ribaltone in panchina: via Gilardino, dentro Patrick Vieira. L'ex calciatore dell'Inter e allenatore del Nizza è alla sua prima esperienza da tecnico in Serie A, chiamato a risollevare le sorti di un avvio di stagione molto complicato. Il tecnico, nella conferenza stampa di vigilia della partita contro il Cagliari, ha avuto modo di presentarsi affidando le sue prime parole ai microfoni della stampa presente.
Genoa-Cagliari, la conferenza stampa di Vieira
Dalle indiscrezioni all'ufficialità il passaggio è stato breve e veloce. In poche ore Vieira si è ritrovato alla guida del Genoa. Quali sono state le prime impressioni? "È stata una cosa fra il club e me molto veloce. Quando ho sentito che c'era la possibilità di venire ad allenatore una grande società non si poteva dire di no. La volontà di lavorare e far bene c'è. Ho trovato un gruppo molto orgoglioso sul lavoro che ha voglia di far bene per la società. Non è facile perdere un allenatore che stava bene con i giocatori, aveva tanto rispetto in loro e questo non cambierà mai. Credo che Gilardino fosse un allenatore rispettato dai tifosi e giocatori. È stato un grande giocatore. Ora bisogna guardare avanti e vedere cosa fare per vincere le partite. Sono contento di questi giorni nel vedere la voglia di lavorare e imparare".
Sul rapporto con la società: "È importante avere la relazione con il direttore e una società per avere l’aiuto nel fare il mio lavoro. Quando abbiamo parlato dell’idea della società c’era chiarezza su cosa ognuno doveva fare e io mi sono trovato bene dal punto di vista umano prima e poi sulla chiarezza di quello che la società vuole fare. Vedo un gruppo dove c'è qualità ed è pronto per vincere le partite e quando le metti insieme è molto interessante come allenatore".
Con Balotelli in passato i rapporti non sono stati così idilliaci. Com'è stato ritrovarlo? "L’aspettavo alla prima domanda (ride ndr). Il calcio italiano è cambiato tanto, ci sono giocatori differenti ma la Serie A è un campionato molto difficile da giocare. Non è facile vincere ma abbiamo la qualità per far bene. Mario lo conosco molto bene, è un giocatore e una persona che mi piace. Deve continuare a lavorare ed essere a disposizione della squadra aiutandola a far bene e vincere. E' un giocatore importante ma deve continuare a lavorare".
Vieira sul Cagliari e la formazione ideale
Sul Cagliari, avversario molto ostico: "C'è uno staff che ha lavorato nelle ultime settimane del Cagliari. È una squadra a cui piace giocare palla in avanti. La cosa importante è concentrarsi su come dobbiamo giocare noi. Se facciamo una bella partita con la gente allo stadio possiamo mettere in difficoltà il Cagliari".
4-3-3 o 4-2-3-1, quale sarà il modulo di Vieira? "Ho sempre usato questi tipi di formazioni, la cosa importante è come si gioca. Si lavora e ci sarà un po' di tempo ma la partita di domenica è importantissima. Non dobbiamo dimenticare che dopo ce ne saranno ancora. Domenica daremo tutto per fare una bella gara, so già che tutto non sarà perfetto ma credo che quello che mi hanno fatto vedere i giocatori mi hanno reso contento".
Quali sono le prospettive? "Si vedrà più tardi. Ora dobbiamo lavorare sulla fiducia perché un gruppo senza i risultati e manca energia. Nel gruppo c'è qualità e un gruppo che sarà più forte quando i giocatori saranno disponibili".
Vieira, il punto sugli infortuni e il rapporto con i tifosi
Con il Cagliari rientrerà qualcuno degli infortunati? "Aspettiamo domani. È interessante avere giocatori importanti che si sono allenati ma è presto per dire se ci saranno domenica. Se non sarà domenica, sarà per le prossime". E aggiunge: "Un giocatore deve stare bene di testa e dobbiamo essere chiari su ruolo e responsabilità". E sullo staff: "Per me era importante avere persone con cui ho lavorato prima ma la cosa importante è avere uno staff che conosce la società. Siamo veramente contenti di essere qua".
Il Genoa è una piazza molto calda ed esigente. Vieira lo sa bene: "Non vedo l'ora sia domenica. Il punto forte della società è il pubblico. Credo che giocare in casa deve essere un punto forte per i giocatori. Ora ho voglia che sia domenica per vivere questo momento, che sarà forte. Il pubblico è un elemento importante per la società e spero che loro come sempre spingano la squadra".
Su Messias e Vitinha: "Messias è un giocatore con qualità, Vitinha lo conosco perché ha giocato in Francia. Ora mi sento più forte come allenatore, mi sento pronto per la sfida che è fare bene per il Genoa".
Ci sarà qualche sorpresa? "Non cambierò il calcio (sorride ndr). Non giocheremo in 12. La cosa importante è mettere i giocatori dove possono esprimere le loro qualità. Poi c'è qualcosa che posso chiedere dal punto di vista del gioco ma dobbiamo vincere per avere più fiducia".