Il precedente della Juventus
Già nel 2017 fu creato un "Comitato Mafia e manifestazioni sportive, i legami tra criminalità organizzata e società sportive" che si occupò di quanto accaduto a Torino per i rapporti fra la Juventus e gli ultras che all'epoca portarono - in ambito sportivo -, a una multa di 600mila euro al club e 100mila al presidente Agnelli. In seduta plenaria la Commissione Antimafia fra marzo e settembre 2017 ascoltò Agnelli e il legale della Juventus; i presidenti di Lazio, Napoli e Genoa; il presidente del Coni (Malagò); il ministro dello Sport (Lotti); i rappresenti di Figc (il Presidente Tavecchio e il procuratore federale), Lega Serie A, B e Pro; l'Associazione italiana calciatori; il sostituto procuratore della DDA di Napoli e il Capo della polizia. A dicembre 2017 il Comitato arrivò a formulare alcune proposte in Parlamento. Fra queste l'adeguamento degli impianti sportivi per garantire, tramite tecnologie avanzate, la formazione degli steward e il fermo temporaneo dei tifosi; il rafforzamento del Daspo; la revisione della disciplina sulla responsabilità oggettiva delle società di calcio per fatti attribuibili alle proprie tifoserie in relazione al contributo fattivo delle società stesse nelle attività di prevenzione e di identificazione dei soggetti responsabili di illeciti; il rafforzamento dei controlli su tutte le transazioni finanziarie per assicurare il rispetto della normativa antiriciclaggio.