MILANO - Lo spauracchio è l’articolo 4 del codice di giustizia sportiva, che tutela “lealtà, correttezza e probità” e presenta, per chi lo viola, un ventaglio di sanzioni tale da rendere impronosticabili le richieste della Procura Federale nei confronti di Inter e Milan. Le società escludono che possano essere coinvolte, forti anche delle parole pronunciate dal procuratore capo di Milano Viola che le ha definite «danneggiate da questa vicenda». Però la questione resta ugualmente scivolosa e divide gli esperti di diritto sull’argomento. Anche perché l’inchiesta “Doppia Curva”, trasposta a livello sportivo, rappresenta per certi versi un unicum. In primis per il coinvolgimento di un allenatore, Simone Inzaghi, a cui gli ultrà avevano chiesto collaborazione nella ricerca di biglietti per la finale di Istanbul. Inzaghi - sentito, come tutti gli altri tesserati, in qualità di persona informata sui fatti - ha sottolineato che il timore era di subire uno sciopero del tifo proprio nella gara più importante dell’anno, la finale di Champions, da qui la promessa di attivarsi con Marotta.