Lucci, le sue parole possono mettere in difficoltà il Milan?

L'ex capo ultrà con la sua deposizione apre uno scenario spinoso: ma molto dipende dalle chat...

Cosa c'è nelle chat di Luca Lucci? E può mettere in difficoltà il Milan nel quadro dell'inchiesta sulle curve di San Siro? Luca Lucci è l'ex leader della curva rossonera, coinvolto nell'indagine della Procura di Milano sulle infiltrazioni della malavita organizzata e sulle attività illecite dei capi ultrà di Milan e Inter. Lucci è stato sentito lunedì dalla gup Rossana Mongiardo e ha rivelato di aver avuto contatti con gli attuali dirigenti del Milan, anche quando si trovava agli arresti domiciliari. Lucci, per la precisione, ha detto: «Ho avuto rapporti mentre ero ai domiciliari anche con i dirigenti attuali del Milan e ci sono le chat sul mio telefono». Se fosse vero potrebbe rappresentare un problema per i dirigenti del Milan che nel processo si sono dichiarati parte lesa quindi, di fatto, vittime del "sistema ultrà".

Le dichiarazioni di Lucci

Le dichiarazioni di Lucci vanno vagliate, così come le chat (il cui contenuto potrebbe anche avvalorare la tesi della dirigenza del Milan di essere parte lesa). Ma se dovesse avere ragione Lucci, la posizione dei dirigenti rossoneri potrebbe cambiare anche sul fronte della giustizia sportiva. Lucci ha poi raccontato dei numerosi incontri con Berlusconi a casa dell'allora presidente del Milan («Persona con cui era un piacere parlare di calcio», dice Lucci) e degli stretti rapporti con i giocatori della squadra. Allo stato attuale delle cose, tuttavia, è davvero prematuro avanzare ipotesi concrete. Siamo all'udienza preliminare e tutto deve essere ancora valutato dai giudici.

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