Inter, Mancini: «La Juventus è tornata molto competitiva, noi dobbiamo migliorare ancora molto»

L'allenatore dei nerazzurri, in conferenza stampa, ha parlato del primato della sua squadra e delle inseguitrici

APPIANO GENTILE. Tra cene, feste e regali, domani sera per l’Inter ci sarà pure da vincere una partita. Match fondamentale quello con la Lazio: con tre punti la squadra di Roberto Mancini raggiungerebbe quota 39, eguagliando quanto fatto da José Mourinho nel 2009/10, stagione dell’ultimo scudetto. Neanche il piccolo inconveniente che l’ha menomato (un piccolo intervento al menisco, “scheggiato” nell’allenamento di venerdì), ha guastato l’umore del Mancio che domani sarà regolarmente in panchina.

LA PROBABILE FORMAZIONE DELL'INTER CONTRO LA LAZIO 

«Non sono preoccupato per questa euforia dilagante, ci sta pure a Natale ma speriamo di non aver perso la concentrazione perché la Lazio è una squadra con valori importanti che non ha la classifica che merita: noi abbiamo la fortuna di giocare di sera e non abbiamo il problema che i giocatori pensino soltanto a partire alla sera. Se l’Inter è una “500", la Juve è... una Mercedes Station Wagon, hanno fatto una serie di vittorie importanti che era l’unico modo per tornare nel gruppo di testa, hanno cambiato tre giocatori importanti e ci hanno messo un po’ per conoscersi, per questo sono tornati molto competitivi. Non è un problema che ci poniamo quanto succederà a maggio: vedremo quanti punti avremo fatto e dove saremo. Noi dobbiamo ancora migliorare molto: quando inizi una stagione è diverso rispetto a prendere una squadra durante l’anno. L’anno scorso siamo arrivati in una posizione non consona all’Inter, ma questo ci ha dato un vantaggio per questa stagione: abbiamo potuto lavorare un po’ di più in settimana e ci ha fatto trovare prima le soluzioni ai problemi. Inter poco italiana? E’ un po’ di anni che è così, ma chi è qui è all’Inter da diversi anni ed è ormai difficile trovare una squadra di soli italiani. Formazione? Ve ne do cinque pure stavolta: Miranda, Handanovic, Murillo, Medel e Brozovic». Ultimo pensiero sul mercato: «Non credo faremo niente, a patto che qualcuno ci chieda di giocare». 

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