Spalletti: «Icardi alla Juve? Mi danno fastidio altre cose»

Il tecnico dell'Inter: «Il futuro? Io devo dare il meglio, la mia società è giusto che debba andare avanti e migliorare. I mulini a vento poi girano»
Spalletti: «Icardi alla Juve? Mi danno fastidio altre cose»© www.imagephotoagency.it

APPIANO GENTILE - C’è la Juve e l’Inter, proprio nella partita più sentita dai tifosi, vuole tornare a vincere a San Siro rompendo un digiuno iniziato dopo la vittoria sulla Spal (10 marzo). «E’ solo una coincidenza il fatto di riuscire a fare gol fuori casa e non in casa perché l’atteggiamento è sempre lo stesso e a San Siro si attacca di più - attacca Spalletti - Noi con la Juve proveremo come sempre a tenere la palla e a posizionarci nella loro metà campo, avendo però equilibrio per non avere problemi se si perde palla con le ripartenze. Il calcio che vogliamo proporre è difficile perché il possesso va fatto a cinque metri dagli avversari: solo così poi ci si riesce subito a posizionare nella fase difensiva. Io sono fiducioso perché, visto che impera il mondo dei social, i ragazzi hanno passato una settimana restando sempre “connessi”, perché la palla è sempre online». Con la Juve, titolare sarà Lautaro Martinez («E’ uno che si sa prendere le responsabilità ed è un giocatore di livello») mentre Mauro Icardi è destinato a partire dalla panchina. «Lui alla Juve? Non so quello che succederà in fondo al campionato. A me danno fastidio poche cose, le cose che danno fastidio a me lo danno più a quelli che le fanno, quindi sono molto tranquillo».

«Champions da portare a casa»
La gara con la Juve per l’Inter sarà uno snodo cruciale in ottica Champions: «Ci sono punti importanti da portare a casa. Nel campionato c’è equilibrio e serietà nel tentativo di dare sempre il massimo in ogni partita. Noi abbiamo ancora partite toste in cui dobbiamo fare risultato. Quella con la Juve è una partita che si gioca tutto l’anno nei bar, in ufficio, in spiaggia: è una sfida manifesto per il nostro campionato. E di conseguenza far bene, visto che negli ultimi campionati ci sono stati sempre davanti, diventa fondamentale per la credibilità per il lavoro che facciamo. Visto che l’obiettivo è anche andare a vincerci in un tempo relativamente limitato. Il futuro? Io devo dare il meglio, la mia società è giusto che debba andare avanti e migliorare. I mulini a vento poi girano». L’Inter paradossalmente, si trova in un limbo tra il Napoli secondo (a +6) e il quinto posto (a cinque punti di distanza): «Va fatto un discorso complessivo: in questi due campionati abbiamo preso pochi gol, avuto un possesso palla propositivo, abbiamo avuto un solo giocatore espulso, abbiamo fatto molti punti».

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