Spalletti: «Conta solo l'Inter, il mio futuro non è interessante»

Così il tecnico alla vigilia del match col Chievo: «Se giornali così importanti scrivono da mesi che non sarò qui il prossimo anno, avranno le loro buone ragioni»
Spalletti: «Conta solo l'Inter, il mio futuro non è interessante»© Inter via Getty Images

MILANO - C'è il Chievo già retrocesso sulla strada di un'Inter chiamata al successo per rispondere all'Atalanta, che si è momentaneamente appropriata della terza posizione, e del Milan quinto a -1. I nerazzurri cercheranno il bottino pieno contro i clivensi davanti ai propri tifosi, nel monday match di domani sera, alle ore 21. ll tecnico Luciano Spalletti, nonostante l'ombra di Conte, sceglie l'ironia in conferenza stampa: «Non so a cosa si riferisce. Sul futuro? Di chi? Su di me, se giornali così importanti scrivono da mesi che non sarò più su questa panchina è perché avranno i loro motivi. Ma non ci sposta un millimetro da quello che sarà il tentativo di raggiungere il massimo dei nostri obiettivi. Possiamo anche aprire i cancelli, vi faccio vedere come i giocatori si stanno allenando bene. Per noi c'è solo un obiettivo per il futuro, riportare l'Inter in Champions. Per i calciatori non c'è Spalletti e nient'altro in testa, ma solo l'Inter».

FUTURO - Un eventuale addio a Champions ottenuta sarebbe un tradimento? «A me non interessa, mi interessa dei calciatori. Quello che riguarda il futuro o l'Inter che verrà. L'Inter di adesso interessa a tutti. Ci saranno 60mila spettatori e non per scaldare i seggiolini, ma per supportarci a vincere questa partita qui. Il vostro discorso non è interessante per nessuno. Non interessa ciò che è diverso dall'attualità: ci interessa l'allenamento di oggi, la partita di domani. Questo ci permetterà poi di rivivere un'altra stagione facendo parte della Champions League».

PRESSIONI - «All'Inter è difficile che aumenti la pressione, c'è sempre un obiettivo superiore da dover raggiungere. È normale che i nostri avversari abbiano vinto, così come è normale che noi dobbiamo provare a vincere tutte le prossime partite. Sappiamo che sarà una partita difficile, nel calcio se si imposta male una gara diventa tutto più complicato. Per vincere dovremo essere migliori dei nostri avversari, per questo serviranno tutte le nostre qualità».

IL CHIEVO - Quali insidie può nascondere la gara di domani: «Non riuscire a vincere. Il rischio è sempre quello di non riuscire a giocare con tutte le qualità che possediamo, questo dobbiamo tentare di scongiurarlo con il lavoro settimanale. Tatticamente la squadra è preparata ad affrontare qualsiasi avversario, come ha dimostrato durante la stagione, poi sarà la partita a determinare se si è lavorato bene o meno. Quota 72 punti? Non cambia molto, quello che mi stimola è la partita di domani sera. Noi siamo dentro quello che deve essere una correttezza di pensiero che riguarda il prossimo obiettivo, ovvero la partita di domani. Della gara successiva se ne parlerà dopo. L'unica cosa fondamentale è riportare l'Inter in Champions».

CALO - Troppo pochi i punti raccolti nel girone di ritorno: «Tutte le squadre durante il campionato hanno creato problemi a quelle più titolate per l'alta classifica. ci sono molte squadre che si sono inserite nel gruppone di alta classifica e di conseguenza hanno meritatamente tolto dei punti a quelle che l'anno scorso hanno fatto meglio. C'è più equilibrio e diventa fondamentale raggiungere la quarta posizione, con quale punteggio non lo so, ma cambia poco. L'essenziale è arrivarci».

GAGLIARDINI - Il centrocampista potrebbe essere pronto per giocare: «Se non ha giocato non ci sono motivi particolari se non la qualità dei suoi compagni. Quando l'ho scelto ho lasciato fuori altri, se non ha giocato è per un equilibrio tra i giocatori a disposizione. Per questa gara ho possibilità di scelta nonostante manchi Brozovic, la squadra ha fatto bene anche quando non c'è stato lui».

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