Spalletti: «Voglio una notte da Inter»

Il tecnico dei nerazzurri: «La squadra in queste due stagioni ha avuto gli insegnamenti giusti per arrivare ben preparata a partite come questa. Questo è un risultato che rimarrà tatuato addosso a me e ai miei giocatori»
Spalletti: «Voglio una notte da Inter»© Inter via Getty Images

APPIANO GENTILE - Tutto in una notte. Come un campionato fa. Ma stavolta saranno settantamila interisti a spingere l’Inter. Solo con una vittoria sull’Empoli la squadra di Luciano Spalletti avrebbe la certezza matematica di approdare in Champions, ma non sarà una passeggiata visto che i toscani si giocheranno la salvezza. «Voglio vedere un’Inter che sa di avere la possibilità di tornare un’altra volta in Champions - il proclama dell’allenatore - l’Empoli ora è il cliente più scomodo da affrontare, però lo stesso discorso vale per loro con l’Inter. Il mio augurio è che alla fine tutti possano essere felici perché con i risultati è possibile anche questo. Andreazzoli se lo meriterebbe perché è uno che lavora bene».

A spingere l’Inter ci sarà uno stadio intero: «I nostri tifosi vogliono bene all’Inter, loro sanno come comportarsi e lo hanno sempre fatto nella maniera corretta. Ci sono punti di contatto con l’anno scorso perché la partita ha la stessa valenza. Il carico emotivo è importante però ci siamo un po’ abituati. Anche io, per un motivo o per l’altro, non ho mai vissuto un finale di stagione tranquillo. La squadra in queste due stagioni ha avuto gli insegnamenti giusti per arrivare ben preparata a partite come questa». Dal derby in poi, l’Empoli ha fatto gli stessi punti dell’Inter: tredici. «Loro stanno bene, chiaro che la posta in palio viene ad annullare il percorso precedente. C’è un obiettivo davanti e bisogna saper esibire il meglio di te stesso. I precedenti nelle Coppe? Noi ci preoccupiamo a riportare l’Inter in Champions, non a riguardare le partite perse.

«Giudizio sulla stagione? Magari si farà una conferenza per valutare la stagione in base ai risultati ottenuti. Io alla fine di ogni giornata lavorativa mi domando sempre se ho creato le condizioni per migliorare qualcosa rispetto al giorno prima. E questo credo l’abbiano fatto anche i miei giocatori. Se hai fatto sempre il tuo dovere, mettendoci il massimo, devi poi accettare il risultato che vien fuori in un senso o nell’altro. Noi dobbiamo credere in noi stessi, avere la forza mentale per fare un risultato importante che poi ti porti dietro in tutta la tua carriera. Questo è un risultato che rimarrà tatuato addosso a me e ai miei giocatori».

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