Conte meglio di Mou: Inter a passo Triplete

Come nel 2009, sono già andati a segno cinque giocatori differenti nelle prime giornate di campionato, ma il portoghese si era dovuto accontentare di un pareggio e di una vittoria: adesso i nerazzurri sono a 6 punti
Conte meglio di Mou: Inter a passo Triplete© Getty Images

MILANO - Antonio Conte e José Mourinho: due nomi che spesso vengono messi vicini in frasi comparative. Anche se il tecnico italiano ha preso posto in panchina da poco, l’entusiasmo che ha portato nell’ambiente ha subito fatto tornare in mente ai più i fasti del vate di Setubal. Col lavoro Conte sta persino facendo ricredere i pasdaran più integralisti dell’interismo che fanno fatica a perdonargli il suo passato juventinissimo. Però, c’è un dato oggettivo che fa giustamente mettere in paragone Conte con Mourinho, dove Conte ha addirittura fatto meglio di Mou: come il portoghese ha mandato in rete 5 diversi marcatori in sole 2 giornate, cosa che era riuscita all’Inter nell’anno del Triplete (a segnare erano stati Eto’o, Milito, Thiago Motta, Stankovic e Maicon). Ma allo stesso tempo, l’Inter di questa stagione ha già fatto meglio dell’Inter del 2010: perché il bottino in classifica di quella squadra dopo 2 giornate era di 4 punti (frutto di un pareggio 1-1 con il Bari nella giornata iniziale e della vittoria 4-0 nel derby). L’Inter era andata in gol con 5 marcatori dopo 2 giornate anche nella stagione 2011/12, ma in quel caso l’Inter non era riuscita ad essere a punteggio pieno: dopo la vittoria per 4-1 in casa contro il Lecce era arrivata la sconfitta per 4-3 a Palermo (i 5 a segnare in quelle gare erano stati Pazzini, Alvarez, Milito, Cambiasso e Forlan).

Il dato che fa specie, però, è che dopo tanti anni tornino a segnare un po’ tutti nell’Inter. Un marchio di fabbrica di Antonio Conte, che con il 3-5-2 riesce sempre a trovare gol da tutti i giocatori che schiera in campo. Anche nella scelta del centravanti sul mercato, Conte ha voluto a tutti i costi Lukaku, centravanti che pur segnando parecchio (non è un caso che abbia già timbrato il cartellino in entrambi i match giocati dai nerazzurri in campionato) ama dialogare molto con i compagni e sa giocare per la squadra. Un profilo diverso rispetto a quello di Icardi, principe dell’area di rigore che pur tenendo percentuali altissime per produttività, cannibalizzava le risorse d’attacco dell’Inter. Oltretutto, Conte si aspetta adesso di avere a disposizione ulteriori gol dal resto del centrocampo: Barella, Vecino e Gagliardini, specialmente, chiamati a pareggiare quanto fatto vedere nelle prime uscite soprattutto da Sensi, ma anche da Brozovic.

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