Guidolin esclusivo: "Con Conte Sanchez è da top 10 mondiale"

L'ex tecnico dell'Udinese: "Alexis è proprio il giocatore che mancava all'Inter: è abile tra le linee, sa saltare l'uomo e crea superiorità"
Guidolin esclusivo: "Con Conte Sanchez è da top 10 mondiale"© Inter via Getty Images

MILANO - Sabato a battezzare (stavolta nelle vesti di commentatore) il ritorno in Serie A di Alexis Sanchez ci sarà Francesco Guidolin. Ovvero l’allenatore che, ai tempi di Udine, aveva accompagnato l’esplosione del Niño Maravilla nel nostro calcio.

Guidolin, che giocatore era Sanchez nove anni fa?

«Ho un ricordo bellissimo di lui anche perché quella stagione, insieme alla successiva, furono strepitose per l'Udinese. Alexis segnò 12 gol e servì 10 assist formando una coppia devastante con Totò Di Natale, il suo contributo per arrivare quarti fu determinante. Sanchez avevo avuto modo di vederlo in tv e dal vivo da avversario nel campionato precedente quando ero a Parma. Si intuiva e si notava che era promettente, che aveva delle doti, però non era ancora esploso. Quando l'ho conosciuto a Udine e ho potuto lavorarci quotidianamente, ho intuito che doveva giocare in un ruolo diverso, da numero dieci e non da attaccante esterno. Lui trequartista-seconda punta dietro a Di Natale che aveva il 10 come numero di maglia, ma giocava da numero nove. In quel ruolo Sanchez era più nel vivo del gioco, poteva svariare ed esprimere al meglio le sue doti. Direi che è andata bene, a noi come squadra, ma pure ad Alexis».

Fuori dal campo che ragazzo era Sanchez?

«Un bravissimo uomo. Lo descrivo con tre parole: lavoratore, umile e generoso».



Immagino abbia avuto modo di seguire la carriera di Sanchez negli anni successivi, fra Barcellona, Arsenal e Manchester United. In cosa è migliorato?

«Nove anni fa Sanchez era un ragazzo con molto talento e aveva grande fame, voglia di emergere, ma ovviamente gli mancava l'esperienza che ha accumulato poi con il Barcellona di Guardiola e l’Arsenal di Wenger, dove si è espresso al top. Ci siamo incontrati una volta all’Emirates e abbiamo chiacchierato. L'ho seguito spesso e non capisco cosa non abbia funzionato al Manchester United. Pensavo che avrebbe continuato la sua crescita, che all'Old Trafford avrebbe fatto un ulteriore step, invece si è fermato. Ma ripeto, non conosco il motivo, so solo che non ho visto il Sanchez che tutti conoscevamo».

Cosa può portare all’Inter?

«Guardi, secondo me nel periodo fra il Barcellona e i primi anni all'Arsenal, Sanchez era fra i primi dieci giocatori al mondo e con Conte può tornare a quei livelli. Sanchez è il giocatore che mancava all'Inter perché è abile fra le linee, sa saltare l'uomo e creare la superiorità. Inoltre sa dialogare con i compagni come un centrocampista e aiutare in fase di non possesso. E' completo, ma deve tornare quello di due anni fa».

All'Inter ritroverà Lukaku, pure lui reduce da una stagione in chiaroscuro a Manchester.

«Sanchez è nel pieno della maturità fisico-atletica, ha 30 anni, mi aspetto ancora grandi cose da lui e nel Cile ha dimostrato di stare ancora bene. Il Sanchez che ho conosciuto io, con le esperienze che ha fatto in questi anni, dovrebbe fare grandi cose all'Inter, anzi straordinarie. Con Lukaku, secondo me, può formare una coppia eccezionale per il nostro campionato. Vedremo, sono molto curioso».

LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SULL'EDIZIONE ODIERNA DI TUTTOSPORT

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Inter, i migliori video