Inter, a Conte manca un bomber. Lukaku da gestire

Nonostante i problemi fisici, il centravanti è stato precettato dal Belgio. Con Barça e Juve ha pesato l'assenza di un sostituto
Inter, a Conte manca un bomber. Lukaku da gestire© Inter via Getty Images

MILANO - "Davanti abbiamo un grattacielo e dobbiamo essere visionari, capire che dietro a quel grattacielo dobbiamo trovare la zona di luce", spiegava Antonio Conte quando ormai era passata la mezzanotte nella pancia di San Siro dopo il ko con la Juventus. Metafora che inquadra il senso dell’impresa che l’allenatore è chiamato a realizzare anche a fronte di una rosa incompleta rispetto a quella della concorrenza. Problema che riguarda in primo luogo l’attacco: Conte avrebbe voluto un vice Lukaku (Fernando Llorente) però il reparto è stato considerato completo dopo l’arrivo di Alexis Sanchez. E tanto a Barcellona (quando il belga era assente per infortunio) quanto con la Juve (quando il cileno era squalificato) l’Inter ha perso nel finale anche perché, con il passare dei minuti, non è più riuscita a tenere il baricentro alto come avrebbe permesso l’ingresso in campo di un Llorente fresco nell’ultima mezz’ora.

Vidal, beffa doppia

Stesso discorso può essere fatto per Arturo Vidal, l’altro sogno estivo (rimasto tale) dell’allenatore. Qui la beffa è stata duplice perché martedì è stato proprio l’ingresso del cileno a far girare la sfida del Camp Nou, mentre domenica quando Sensi è finito ko («Uscito lui, abbiamo perso il filo del discorso») Vecino ha fatto di tutto per acuire il dispiacere per non avere un Vidal (o un Nainggolan...) in panchina. Però, essendo ormai chiuso il mercato, a Conte interessa soprattutto recuperare Lukaku e, in tal senso, non aiuta la convocazione in Nazionale dove il centravanti sarà comunque pungolato dall’idea di trovare il 50° gol in una tra le sfide con San Marino (giovedì) e Kazakistan (domenica): «Romelu si deve allenare perché, essendo imponente, ha bisogno di essere in grande condizione. In questo inizio di stagione ha avuto un problema alla schiena, poi al quadricipite. Si è impegnato, ha fatto il massimo e ora speriamo che superi piccoli problemi». Già anche perché un giocatore di quella stazza, se non è al 100% difficilmente riesce a fare la differenza. 

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