Conte: "Io non vivacchio. Cambiamo la storia dell'Inter"

Il tecnico per smaltire la sconfitta di Dortmund riparte dal Verona: "Sono qui per far salire di giri il motore, ma mi serve l'aiuto di tutti"
Conte: "Io non vivacchio. Cambiamo la storia dell'Inter"© Marco Canoniero

MILANO - Archiviata la dolorosa sconfitta in Champions League, l'Inter riparte alla volta del campionato. Antonio Conte, alla vigilia del match contro il Verona in programma a San Siro, non vuole cali di concentrazione: "Bisognerà affrontarla con attenzione, sapendo che è una squadra in salute che corre e pressa. Dovremmo essere molto preparati. Non sarà una gara semplice e dovremmo esser bravi a smaltire la delusione di Dortmund. Questa fa parte del processo di crescita". Il tecnico è tornato su quanto espresso dopo la sconfitta in terra tedesca: "Io non lo vedo come sfogo, voi lo vedete cosi. E' una maniera con un fondo costruttivo per cercare di capire dove si è commesso qualche errore. Non ho additato nessuno e mi sono messo dentro quella situazione. Non so se qualche dirigente l'ha vista come voi, io la vedo in maniera costruttiva. Sono stato chiamato per cambiare i giri del motore dell'Inter degli ultimi 9 anni. Se faccio qualcosa lo faccio per il bene di questa squadra, dobbiamo capire che molte cose si devono fare meglio perchè siamo l'Inter. Quando siamo in privato i dirigenti stessi riconoscono questa situazione, non ci sono problemi con loro, condividiamo lo stesso pensiero".

Inter, troppi infortuni 

Tra le note dolenti c'è il discorso legato agli infortuni: "Queste situazioni ci devono far riflettere, l'infortunio traumatico c'è, per questo motivo dovremmo esser bravi in futuro ad ovviare queste situazioni. Mi fido molto di questi ragazzi, stanno facendo cose incredibili, in grandi difficoltà. Questa è una difficoltà oggettiva, quella vissuta in queste partite. C’è sicuramente da una parte preoccupazione perchè il gruppo si riduce ma ho anche tanta fiducia in questi ragazzi. Mi stanno dando l'anima e vedo in questo gruppo tantissimi margini di miglioramento. Lautaro ha 22 anni, Barella 23, lo stesso Sensi, Bastoni, Skriniar, Lukaku anche ha 26 anni. Un gruppo giovane su cui si può costruire. Da parte mia c'è la voglia di alzare l'asticella. Siamo l'Inter, una grande squadra, una squadra che deve tornare a competere. Alzo l'asticella a tutti quanti in maniera costruttiva perchè per primo lo faccio a me stesso". Per ovviare ai problemi di rosa corta, Conte guarda alle Primavera: "Tra Fonseca e Vergani, non vedo molte alternative. Io comunque ho grande fiducia in Lukaku, in Lautaro ma ne ho anche in Esposito. Non avrei timore a farlo partire dal primo minuto. Faremo crescere anche altri ragazzi e sopperiremo a questo periodo che ci priva di alternative. D’Ambrosio si sta allenando con noi da una settimana, avverte un pò di fastidio, la calcificazione non arriva da oggi a domani. Parliamo di una ragazzo di una generosità incredibile. Per Sensi, sta faticando un pò a recuperare, lo sto gestendo, vediamo che tipo di situazione ci sarà per domani, faremo delle valutazioni. La sosta influirà anche nelle valutazioni che faremo". 

Conte: "Si difende in undici"

Le ultime uscite dell'Inter sono state caratterizzate da un alto numero di gol incassati: "Si sono verificate situazioni - ha spiegato il tecnico - che non ci favoriscono. Abbiamo incassato un pò più di gol rispetto alla media, c'è da lavorare, cercare di tornare a gioire anche per uno zero in fatto di reti subite. Attacchiamo in undici e dobbiamo difendere in undici. Non possiamo addossare specifiche colpe a un settore". Discorso collettivo da parte del tecnico anche in merito alla questione del cambio di mentalità: "Quando parlo di strategia parlo anche di questo. Sono stato chiamato qui per cambiare qualcosa, giri del motore e situazioni vissute negli ultimi 9 anni. Luciano negli ultimi anni ha fatto un grandissimo lavoro alla luce delle difficoltà che vedo anche io qui. Arrivo in un momento storico difficile, perchè chi è davanti è li da tanto tempo. Non mi riferisco solo alla Juventus, ma anche alle altre. E' inevitabile che porti delle aspettative, ma non le posso mantenere solo su me stesso, tutti dobbiamo cambiare giri se vogliamo riportare l'Inter a competere. Se porto qualcuno a lavorare a giri cui non è abituato mi dispiace ma sono qui per questo e non posso snaturarmi. Dobbiamo andare alla ricerca dell’eccellenza e non possiamo accontentarci, io non posso accontentarmi. Dobbiamo spingere, dobbiamo alzare l'asticella, tutti lo dobbiamo fare dai giocatori al club, tutti uniti tutti compatti. Solo così significa voler bene all'Inter e cambiare la storia. Altrimenti rimarrà tutto cosi e sarà un peccato perché avremmo vivacchiato e me vivacchiare non piace, lo posso fare magari nella maniera sbagliata ma il concetto è questo".

Conte e il mercato

Il tecnico commenta la campagna acquisti estiva: "Le scelte di mercato si fanno in collaboraizone con il club, la mia unica recriminazione è che nel momento in cui abbiamo programmato la rosa non abbiamo messo in preventivo alcune situazioni che potevano accadere, l’unico rammarico è questo. Poi sono contento di avere questa rosa e questi calciatori e ancora di più oggi che li ho conosciuti uno a uno, calciatori di spessore umano e calcistico su cui possiamo lavorare. A livello numerico siamo stati superficiali e oggi, lo dico in maniera serena, la stiamo pagando. Fossimo arrivati a Dortmund con qualche rotazione in più, magari avremmo potuta avere maggiori chance ma fa parte di un percorso, possiamo accelerare tutti insieme se si ha voglia di essere uniti e andare verso l'obiettivo comune. Tutto viene fatto per il bene dell'Inter". Nonostante la sconfitta però per Conte il discorso qualificazione è ancora aperto: "Ho detto ai ragazzi che il calcio come nella vita ti mette davanti occasioni che tu devi capire. Vincere a Dortmund avrebbe significato stare con un piede e trequarti agli ottavi, ci deve essere rimpianto per quello che non è successo e la sconfitta ha cambiato le percentuali di passare al prossimo turno ma sappiamo che dobbiamo fare due vittorie e sperare in qualche risultato".

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