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APPIANO GENTILE - Inseguendo Kondogbia. Il francese, l’otto novembre di quattro anni fa ha firmato l’ultimo successo dell’Inter al Grande Torino. Dopo, per l’Inter, soltanto delusioni: un amarissimo 2-2 che ha spezzato i sogni Champions di Stefano Pioli (18 marzo 2017) più due ko entrambi per 1-0 nel biennio spallettiano. Toccherà ad Antonio Conte, che con l’Inter ha vinto sei partite su sei fuori casa da inizio campionato, invertire la rotta. «È inevitabile che, quando c’è la sosta, diventa difficile lavorare e preparare la partita che si deve affrontare. Rimarranno indisponibili Sensi, Gagliardini e Asamoah oltre a Politano e Sanchez. Bisognerà continuare a stringere i denti perché siamo ancora in grande emergenza. Ricominciamo in emergenza e sappiamo di dover tirare fuori più del massimo per sopperire a questa situazione. Sicuramente prima della sosta di Natale saranno tutte partite importanti tanto in campionato, quanto in Champions». Quella con Mazzarri sarà una sfida nella sfida: «Con Walter i rapporti sono ottimi: abbiamo avuto modo anche di affrontarci in Inghilterra e parlare della nostra esperienza in un altro campionato. E’ inevitabile che, quando si gioca, siamo avversari e ognuno è giusto che faccia il massimo per far vincere la propria squadra. Io stimo Walter e lo rispetto come persona e allenatore. Sta facendo molto bene al Toro, è un lavoratore serio, preparato e dedica tanto tempo al calcio: a me basta questo per avere rispetto nei suoi confronti». Al Grande Torino tornerà a disposizione D’Ambrosio: «Danilo è un jolly: può ricoprire diversi ruoli al centro e come esterno ed è importante avere in rosa giocatori come lui per riuscire a cambiare la gara in corsa». È invece una certezza Lukaku: «C’è poco da dire, lui e Lautaro stanno facendo molto bene per la squadra, mi auguro che continuino così». Inevitabile tornare sulla lettera minatoria inviata all’ex ct: «Come ho detto anche in passato, noi dobbiamo cercare di trasmettere valori positivi. Quindi penso sia giusto non dare spazio a questi episodi diseducativi. Meno ne parliamo, meglio è: chi ci sta lavorando mi ha rassicurato del fatto che mi terrà informato sull’evolversi dei fatti».