MILANO - Un solo anno e poi l'addio. Ma si tratta di un prestito e per il futuro "mai dire mai". Però Radja Nainggolan, dopo la sfida di Coppa Italia tra Inter e Cagliari, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa per come è maturata la "separazione" dai nerazzurri. Gli apprezzamenti sono solo per Antonio Conte: "Non ho mai avuto problemi con lui, mi ha detto le cose in faccia, io gli ho detto ciò che pensavo. Quando le cose vengono dette io lo apprezzo, per me la cosa importante è quella. Prima di tutto siamo uomini. Lui è stato uomo, non si può dire la stessa cosa di tutti... Ma questa è la vita". Il belga si sentiva ancora all'altezza: "Io non faccio il mercato o il direttore, faccio il giocatore. Ho sempre fatto quello e sono convinto delle mie qualità. Lo ripeto, per me ci potevo stare nell'Inter, ma loro hanno fatto altre scelte. Le ho accettate. Il calcio è fatto così, io sono un uomo, quando non mi vogliono non sto lì a piangermi addosso. Voglio giocare e divertirmi ancora. La scelta è stata presa in base alle decisioni di entrambe le parti".
Il futuro
In estate verrà definito il suo destino. Nainggolan rinvia i discorsi e preferisce concentrarsi sul Cagliari: "Quando fai i prestiti di un anno, non si può decidere subito e dire 'domani torno'. L'Inter sta facendo bene, io anche. Poi si vedrà come va a finire. Sono concentrato qua a Cagliari, stiamo facendo un grande campionato, la stessa cosa l'Inter. L'affetto dei tifosi? Fa sempre piacere, vuol dire che qualcosa di buono l’ho lasciato...".