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MILANO - I libri a getto continuo di De Vrij, le freccette di Skriniar, il sogno di D’Ambrosio per il dopo-carriera e il balletto di Eriksen. L’autoisolamento dei giocatori dell’Inter ha permesso ai tifosi nerazzurri di scoprire il lato più umano degli idoli solitamente ammirati in campo, un aspetto sempre più nascosto dal rapporto che tiene a distanza appassionati e campioni nel calcio moderno e mediatico. Questa pausa forzata, senza partite e trattative economiche di mercato, ha spinto i protagonisti del campo a raccontarsi dalle loro case e cercare di regalare qualche sorriso in giorni drammatici per tutti gli italiani.
Nelle video-chat organizzate dal club nerazzurro è stato possibile scoprire che anche De Vrij è un grande lettore, come il compagno Berni: "Ho letto quattro libri in una settimana – ha detto il difensore centrale olandese – mi piace leggere sul balcone. Abbiamo tanto tempo. I miei preferiti sono i libri spirituali". Il numero 6 ne ha approfittato per studiare anche il dialetto milanese: "Taaac", ha risposto a un tifoso che gli chiedeva dei suoi progressi, utilizzando una delle espressioni classiche di Renato Pozzetto. Il compagno di reparto Skriniar invece ha scelto altri passatempi: "Sto con la mia ragazza e i miei due cagnolini. E gioco a freccette". Il suo piatto preferito rimanda alla sua prima squadra italiana, la Sampdoria: "Mi piacciono le trofie al pesto". Perfettamente in tema gastronomico il desiderio di D’Ambrosio per quello che verrà dopo aver lasciato il calcio: "Non penso di diventare allenatore in questo momento. Mi sto concentrando su altro – ha detto giovedì scorso – il mio sogno è aprire una pizzeria, la stessa attività che hanno i miei genitori in Campania. Avevo già cominciato a pianificare, ma adesso tutto si è fermato con questa emergenza".