Inter, le quattro spine che danno a Conte problemi e alibi

Troppi gol concessi, poca concretezza, fascia sinistra senza alternative e il solito dilemma Eriksen: su questi temi serve intervenire al più presto
Inter, le quattro spine che danno a Conte problemi e alibi© www.imagephotoagency.it

MILANO - Quattro giornate di campionato (poche per fare processi forti), ventiquattro giorni di stagione e diverse spine già sul tavolo. L’Inter è la squadra che ha terminato la stagione ’19-20 per ultima, il 21 agosto perdendo la finale di Europa League. Doveva essere quindi la squadra sulla carta più pronta, almeno a livello organizzativo, visto che la sua pausa era durata solo un mese, ma invece i nerazzurri in questa prima fase della stagione stanno mostrando di tenere botta a livello atletico nonostante le vacanze ridotte - 16 giorni, ma non per tutti (a inizio settembre ci sono state le nazionali...) - e la poca preparazione (dall’8 al 25 settembre), meno a livello tattico. Le squadre di Antonio Conte sono sempre state equilibrate e questo era stato il copione anche della sua prima Inter, miglior difesa della Serie A ’19-20 con 36 reti incassate e secondo miglior attacco (81). Il campionato scorso, per dire, l’Inter vinse le prime quattro gare di campionato (alla quarta proprio il derby), segnò 9 reti e ne subì una sola. Adesso i gol fatti sono 11, ma quelli subiti addirittura 8.



La fase difensiva è oggettivamente la prima spina di questa Inter, quella che balsa più all’occhio. Troppi i gol concessi, molti per disattenzioni evitabili. I motivi sono essenzialmente due: dietro, fra squalifiche, infortuni o assenze per Covid, Conte ha dovuto sempre cambiare il terzetto titolare e solo con la Lazio ha schierato il trio tipo, ovvero Skriniar, De Vrij e Bastoni. E in effetti i nerazzurri hanno subito solo un gol (per colpa di Handanovic e Perisic), tenendo a bada Immobile. Quando sono mancati i perni, l'Inter ha ballato e il volto di questo disorientamento è indubbiamente Kolarov, apparso finora spaesato in un ruolo per lui comunque non del tutto inedito, ma forse non ideale. Il secondo motivo è lo sbilanciamento offensivo della squadra: Candreva e Young offrivano un determinato equilibrio sulle fasce, Hakimi e Perisic hanno caratteristiche più offensive e inevitabilmente danno qualcosa in meno in fase di non possesso. Servirebbero difensori più... difensori e meno costruttori, ma anche un centrocampo diverso, con un elemento più fisico a dare maggiore copertura.

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