Inter, Conte e il Real Madrid: quel no che ancora brucia

La Champions mette di fronte il tecnico leccese con quella che per poco non era diventata la sua squadra: ecco i motivi per i quali quel matrimonio sportivo non si consumò
Inter, Conte e il Real Madrid: quel no che ancora brucia

MILANO - Antonio Conte avrà un motivo in più per provare a sbattere il Real fuori dalla Champions: prendersi una rivincita verso chi a Madrid non lo ha voluto. I fatti risalgono all’autunno del 2018 quando Florentino Perez pensò all’italiano per sostituire Julen Lopetegui. Conte si sentiva in pole, invece la scelta cadde su Santiago Solari, diventato allenatore il 29 ottobre, ovvero il giorno successivo alla celeberrima frase pronunciata da Sergio Ramos: «Conte? Il rispetto si guadagna, non si impone. Alla fine la gestione dello spogliatoio è più importante delle conoscenze tecniche di un allenatore». Conte, dal canto suo, motivò il mancato matrimonio come una sua scelta: «Credo che per un allenatore del mio livello sia meglio aspettare l’inizio di una nuova stagione e non prendere treni in corsa, come poteva essere quello del Real».

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A spiegare i veri motivi della scelta di Florentino ha provveduto qualche tempo dopo Ramon Calderon, ex presidente del Real: «Conte chiedeva un contratto di 3 anni, di avere nello staff 5 persone di sua fiducia e soprattutto mano libera sul mercato, qualcosa che Florentino non accetta. Non penso che sia l’allenatore giusto per il Bernabéu: è come Mourinho, un allenatore difensivo che solitamente gioca con tre centrali puntando sulle ripartenze. Non è quello che il Real si aspetta di vedere».

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