Parma-Inter, Conte: "Battere la Juve ci ha dato consapevolezza"

Il tecnico nerazzurro, nella conferenza stampa alla vigilia del match contro i ducali, parla del rush finale per lo scudetto. Su Vidal e Sanchez...
Parma-Inter, Conte: "Battere la Juve ci ha dato consapevolezza"© Inter via Getty Images

MILANO - Nel posticipo del turno infrasettimanale valido per la 25ª giornata del campionato di Serie A, l'Inter di Antonio Conte cerca la sesta vittoria consecutiva nel match del Tardini contro il Parma. Quindici gol fatti e solo uno subito (contro la Lazio) nelle ultime cinque uscite per i nerazzurri, che comandano la classifica a +4 dal Milan secondo e impegnato in casa contro l'Udinese in questo turno. Conte, nella conferenza stampa della vigilia, ha messo in guardia i suoi ricordando come la formazione emiliana abbia messo più volte in difficoltà l'Inter, che proprio nella gara d'andata acciuffò il Parma grazie ai gol di Brozovic e Perisic dopo che i ducali erano andati avanti di due con la doppietta di Gervinho. "Una gara difficile anche perché in questo anno e mezzo il Parma ci ha creato delle difficoltà - commenta Conte in conferenza stampa -. Siamo riusciti a vincere solo una volta pareggiando le altre due. Hanno una classifica pesante, ma ci sono elementi di esperienza, qualità, un ottimo tecnico come D'Aversa. Bisognerà fare grande attenzione e giocare col giusto approccio e la giusta tensione. Il Parma è bravo a proporsi, bisognerà essere molto attenti in fase offensiva perché hanno giocatori che in ripartenza fanno male".

Conte sulle pressioni in vista del finale di stagione

Conte analizza poi gli aspetti da migliorare: "In fase realizzativa dobbiamo essere più cattivi ed efficaci. Creiamo tanto con tutta la squadra, non è questione dei soli attaccanti. Dobbiamo essere più precisi, cercare di sfruttare tutte le situazioni. La squadra è cresciuta, detto questo le pressioni saranno sempre maggiori da qui a fine campionato. Rispetto all'anno scorso siamo in una situazione diversa, siamo in testa e dovremo dimostrare di essere bravi a gestire le pressioni avendo raggiunta la maturità che serve per vincere. Nel campionato italiano diventa difficile non lasciare punti da qui alla fine. Ogni partita nasconde insidie e difficoltà. Ci sarà sicuramente da mantenere un buon ritmo, è inevitabile che ogni partita da qui alla fine deve essere una finale. Come ho detto prima, più si avvicina la fine del campionato è più entrano in gioco tantissimi aspetti non solo calcistici, ma psicologici e di mentalità. Dovremo dimostrare di aver fatto un passo avanti totalitario, altrimenti non lo avremmo fatto del tutto".

Conte sulle condizioni di Vidal e l'importanza di Sanchez

A proposito della condizione fisica dell'ex Juve Arturo Vidal, Conte commenta: "Si sta allenando, sta cercando di dare continuità perché da quando è arrivato ha avuto problemi un po' sparsi. È un generoso, non si è mai voluto fermare per essere a disposizione della squadra. Per questo lo ringraziamo, al tempo stesso era giusto che iniziasse a cercare di arrivare non dico al top, ma anche solo all'80% della condizione. Ci sta lavorando, è a disposizione, può giocare 1' come 30', come non giocare". Poi un passaggio su Sanchez, tornato al gol nel 3-0 contro il Genoa: "Alexis è nella miglior condizione psicofisica da quando è arrivato all'Inter. Veniva da due anni tribolati allo United, dopo il problema alla caviglia lo abbiamo aspettato diversi mesi. C'è voluta pazienza da parte sua e nostra, ma ora è nel miglior momento di forma. Inizio a rivedere degli scatti del vecchio Alexis, merito a lui che ha continuato ad allenarsi, sa benissimo che ha davanti Romelu e Lautaro che stanno facendo molto bene, ma anche questi due sanno di avere dietro un giocatore che preme e può dare un importante apporto".

Parma-Inter, Conte: "Diffidati? Non faccio calcoli"

Conte riavvolge poi il nastro e torna sul successo contro la Juve in campionato:"Penso che ci sia un dato di fatto, abbiamo battuto la squadra che ha vinto nove anni di seguito. Penso che questo sia importante, anche perché l'anno scorso ci avevano battuto sia all'andata che al ritorno, consolidando il loro strapotere. Penso che quella vittoria ci abbia dato autostima e consapevolezza. È inevitabile che in un anno e mezzo di lavoro per forza si deve crescere come singoli, organizzazione. Sotto tutti i punti di vista, nella mentalità, nella voglia. Detto questo sapete benissimo che mancano 14 partite da qui alla fine e come ho detto prima dovremo dimostrare di essere cresciuti totalmente. C'è solo un modo per dimostrarlo ed è vincere. Se non lo fai hai sempre margini di miglioramento".

Poi continua: "L'esperienza mi porta a dire che non bisogna guardare oltre la prossima partita. Per noi la più importante è quella col Parma. Abbiamo bisogno di vincere, sapendo quali sono le difficoltà. Fare calcoli non mi interessa, se dovesse arrivare un'ammonizione giocherà un altro. Ho grande fiducia in tutta la rosa. Non vedo il motivo per fare calcoli stupidi". Sui miglioramenti nel gioco nelle ultime uscite ammette: "Cerchiamo sempre di far viaggiare velocemente il pallone, a volte viaggia meglio e altre no. Onestamente penso che abbiamo fatto ottime partite in passato altrimenti non saremmo dove siamo. Non è questione solo delle ultime tre partite, penso che ci sia un trascorso in cui abbiamo fatto bene. La differenza è che non stiamo prendendo gol, prima eravamo più offensivi, sbilanciati. Adesso lo siamo meno".

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