Di Stefano Pasquino
MILANO - Dopo Danilo D’Ambrosio, il Covid ha fermato pure Samir Handanovic e all’Inter, nell’attesa dei tamponi effettuati ieri i cui risultati verranno resi noti oggi, c’è moltissima preoccupazione sul fatto che non sia finita qui. Il rischio-focolaio inquieta Antonio Conte, come prova il pessimismo palpabile che si respira intorno alla Pinetina. Il tutto senza dimenticare che pure domani i giocatori saranno testati, con gli esiti previsti la mattina della gara con il Sassuolo, avversario che non si può considerare - al netto del Covid - un amuleto per i nerazzurri, considerato che - dopo il 7-0 firmato Mazzarri il 14 settembre 2014 - i neroverdi hanno vinto tre volte a San Siro e pareggiato negli ultimi due scontri diretti.
Handanovic, ovviamente, non si è presentato nemmeno ad Appiano per l’allenamento previsto nel pomeriggio ed è rimasto in isolamento come D’Ambrosio che aveva invece accusato i sintomi prima della gara col Toro. Il timore è che, a cinque mesi dal derby perso 2-1 all’andata (17 ottobre) quando erano sei i positivi (Bastoni Skriniar, Gagliardini, Nainggolan, Radu e Young), l’Inter debba presentarsi ancora una volta a una partita largamente decimata causa Covid [...]