Marotta, il migliore acquisto dell'Inter

In tre anni e mezzo nel club di Suning ha vinto 1 scudetto e 2 Coppe naziojnali. Sta prendendo Dybala a parametro zero. Ha acquistato Lukaku per 74 milioni dal Chelsea, glielo ha rivenduto per 115 milioni, sta per riprenderlo in prestito in cambio al massimo,di 15 milioni. Elogio di un grande dirigente
Marotta, il migliore acquisto dell'Inter© Inter via Getty Images

Il 25 ottobre 2018 Beppe Marotta ha lasciato la Juve dopo avere vinto consecutivamente sette scudetti e quattro Coppe Italia, allineato anche tre Supercoppe italiane e avere raggiunto due finali di Champions League nell’arco di tre stagioni. Il 13 dicembre 2018 ha assunto la carica di amministratore delegato dell’Inter per l’area sportiva: in tre anni e mezzo, la squadra ha raggiunto nel 2020 la finale di Europa League;  nel 2021 ha vinto lo scudetto; nel 2022 la Coppa Italia, la Supercoppa di Lega ed è arrivato seconda in campionato alle spalle del Milan. Nell’estate 2019, Marotta aveva acquistato Lukaku dal Chelsea per  74 milioni di euro. Nell’estate 2021 ha ceduto Lukaku al Chelsea  per 115 milioni di euro. Nell’estate 2022 sta per riportare Lukaku all’Inter, in prestito per un anno, in cambio al massimo di 15 milioni di euro. E tutto questo in un club che, dopo il giro di vite del governo di Pechino, quotidianamente costringe l’Inter a tenere d’occhio i conti, un esercizio delicato e complicato che soltanto la bravura di Alessandro Antonello, il dioscuro di Beppe, riesce a eseguire. 

LA SPADA DI OAKTREE. Dite voi se Marotta, oggi sessantacinquenne, che a 19 anni era già responsabile del settore giovanile del Varese, sia o non sia il miglior dirigente del calcio italiano nonché il miglior colpo che Steven Zhang potesse realizzare da quando il suo Gruppo multinazionale è proprietario della Beneamata. Dite voi se non sia comprensibilmente difficile operare in un contesto societario su cui pende la spada di Damocle o, per meglio dire, di Oaktree. Trattasi del fondo americano che ha garantito a Suning il finanziamento fondamentale per la vita dell’Inter. Il riferimento, come ha scritto l’ottimo sito calcioefinanza.it, è ai 292,12 milioni “con tasso di interesse al 12% a Grand Tower Sarl, una delle holding tramite cui Suning controlla l’Inter, nonché il veicolo dato in pegno nell’operazione: se la proprietà cinese non ripagasse il finanziamento, Oaktree prenderebbe in mano quindi Grand Tower, in una struttura dell’operazione simile a quella realizzata per il Milan tra Yonghong Li e il fondo Elliott per il Milan. L’accordo prevede interessi al 12%”. Questi dati, calcioefinanza.it  ha preso visione del bilancio annuale di Ocm Luxembourg Sunshine Sarl, il veicolo lussemburghese tramite cui il fondo californiano ha garantito il finanziamento alla famiglia Zhang. 

LE BUGIE BIANCHE. Capite perché l’azione di Marotta lo consacri come l’acquisto migliore che Suning potesse fare, dimostrando saggezza e intuito nell’affidare all’ex juventino la conduzione dell’area sportiva, venendo ripagato da eccellenti risultati. E poi c’è l’Operazione Dybala, la cui importanza, sia pure in un contesto differente, è paragonabile al Grande Ritorno di Lukaku. Sornione quanto attendista, in questi mesi Marotta si è messo pazientemente alla finestra, ha seguito l’evoluzione della situazione contrattuale della Joya e, quando richiesto, sull’argomento ha sistematicamente rilasciato dichiarazioni felpate, badando bene a non fare mai invasioni nel campo sabaudo che conosce come le sue tasche. Sino al redde rationem che si sta avvicinando a grandi passi, come ci raccontano le cronache di queste ore. Paradigmatica e, al tempo stesso, nemmeno tanto subliminale, la sortita del 30 maggio scorso, partecipando all’evento L’Amico Atletico di Fondazione Cardinaletti Onlus a Milano: “Mi domandate se Dybala verrà all’Inter? Nello sport devonon essere accettate quello che io chiamo bugie bianche. In qiuesto momento non lo so, poi è chiaro che la speranza sia quella che Dybala possa giocare con noi”. Chiaro, no? Cioè perfettamente marottiano. E vogliamo parlare della scelta di Conte, di quante volte se Antonio era concavo, Beppe si faceva convesso e quando Antonio si faceva convesso, Beppe diventava concavo? Vogliamo ricordare per quante volte Beppe ha dovuto fare il pompiere per spegnere le fiamme dialetticamente appiccate dall’incendiario salentino, allenatore tanto formidabile quanto fortunato nell’incrociare anche all’Inter l’uomo che lo volle alla Juve? Quando Marotta avrà messo la firma in calce al Gran Tridente Dybala-Lautaro-Lukaku, gli Zhang dovranno erigergli una statua al numero 1 di Suning Avenue, Xuzhuang Software Park, Xuanwu District, Nanjing City, Jiangsu, quartier generale di Suning. Sarà il minimo.

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