Inzaghi: "Inter più forte? La Juve ha due squadre..."

"Troveremo una squadra ancora più avvelenata dopo l’eliminazione dalla Champions e dovremo giocare con grande personalità". Bastoni febbricitante: se non ce la fa, Acerbi scala a sinistra

INVIATO AD APPIANO GENTILE. «La Juve sarà ancora più avvelenata dopo l'eliminazione dalla Champions e ho grande stima per il suo allenatore perché Allegri ha sempre tirato fuori il meglio dalle sue squadre. Noi, per questo motivo, a Torino dovremo mostrare grande personalità. Sappiamo cosa rappresenta il derby d’Italia e sappiamo che troviamo un avversario in salute che nelle ultime 5 partite ne ha vinte 4. Troveremo una Juve in ripresa, uno stadio caldo però noi andremo a fare la nostra partita. Se è l’ultima chiamata per lo scudetto? Sappiamo che è molto importante, ma sappiamo anche che mancano 25 partite alla fine». Simone Inzaghi cerca una grande affermazione in campionato, dove - a differenza che in Champions - non ha ancora vinto uno scontro diretto: «Questo è vero, in Serie A li abbiamo sofferti gli scontri diretti», abbozza l'allenatore.

Brozovic riparte dalla panchina

L’Inter giocherà senza Lukaku («Spiace per il ragazzo, ma tornerà dopo la sosta: lo aspettiamo perché sappiamo che potrà darci una grande mano») e D’Ambrosio mentre Bastoni - febbricitante - non si è allenato e forse arriverà solo domani a Torino: non dovesse farcela, Acerbi è pronto a scalare sul centro-sinistra con De Vrij centrale. Nel derby d'Italia l’Inter incontrerà la miglior difesa del campionato: «Loro alternano le due fasi, ti vengono a prendere oppure restano bassi. E noi dovremo essere bravi a fare un buon possesso palla perché se loro hanno riferimenti, poi diventa difficile fargli gol. Allegri dice che siamo i più forti? Lo diceva anche l’anno scorso. La Juve ha una squadra 1 e una squadra 2 molto forti, ha la rosa più completa della Serie A e sta lanciando anche tanti giovani molto bravi». A Torino rientrerà tra i convocati Marcelo Brozovic: «Mi ha stupito per come ha lavorato negli ultimi due giorni: non penso parta dall’inizio però sono contento perché recuperiamo un giocatore fondamentale e della sua assenza fortunatamente si è parlato poco per la bravura dei compagni».

A Monaco tante risposte positive

Detto questo, l’Inter continua a prendere troppi gol in trasferta: «I dati vanno sempre guardati, c’è questa differenza e dovremo essere bravi a lavorare su questi dettagli perché non può esserci questa differenza tra i gol che prendiamo a San Siro e quelli incassati in trasferta. Detto questo, a Monaco ho visto tantissime cose positive, abbiamo giocato con la squadra più forte d’Europa. Magari col rigore sbloccandola sarebbe andata in modo diverso però sono tornato con tante risposte positive: ho visto un grande Darmian nella difesa a tre e pure Gagliardini che non era in campo da un po’ mi ha impressionato bene».

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