L'Inter ribalta l'Atalanta e Dzeko dimostra di essere il top

Seconda rimonta consecutiva per la squadra di Inzaghi dopo quella con il Bologna. Decidono la doppietta del bosniaco e l'autogol di Palomino

INVIATO A BERGAMO - L’Inter resta in scia del Napoli e sogna, battendo la capolista nel big match in calendario a San Siro il 4 gennaio, di arrivare a -8 dalla capolista (sempre un Everest da scalare, comunque) e lo fa grazie alla seconda rimonta consecutiva dopo quella con il Bologna, propiziata dalla doppietta di Dzeko e dall’autogol di Palomino dopo il rigore trasformato nel primo tempo da Lookman. Per l'Atalanta terzo ko consecutivo dopo quelli con Napoli e Lecce, nonché la teza sconfitta consecutiva in casa (Lazio, Napoli e Inter).

A Lookman risponde l’uno-due di Dzeko

Parte benissimo l’Atalanta, disegnata con un 4-2-3-1 da Gian Piero Gasperini con l’obiettivo di prosciugare alla base il gioco nerazzurro. Nel gioco delle coppie Demiral va su Martinez, Palomino su Dzeko, Pasalic su Chalanoglu, Koopmeiners (altissimo) su Dimarco e Scalvini a tutto campo su Barella. Finché ne ha, l’Atalanta detta il gioco, sfiora il vantaggio con Palomino (di testa su angolo di Lookman) e poi trova il gol grazie all’errore di De Vrij che affossa Zapata in area (il colombiano, nell’occasione, non aspettava altro): implacabile Lookman dal dischetto, nonostante la rischiosissima scelta di calciare come fatto col Napoli (Onana intuisce, ma la precisione dell’attaccante atalantino è assoluta). Sul più bello, evidentemente in affanno dal punto di vista fisicio, l’Atalanta inizia a diventare imprecisa e l’Inter - anche alzando il pressing - trova fiducia e il gol del pareggio, arrivato grazie al cross di Calhanoglu che, spizzato da Lautaro, mette fuori causa Palomino permettendo a Dzeko di insaccare. Il quale, nella ripresa - dopo che Zapata aveva mancato il possibile 2-1 - ha battuto nuovamente Musso con un tap-in vincente sull’assist di Dimarco (ripartenza interista nata da un pallone perso da Malinovskyi proprio su Dimarco). Per il centravanti bosniaco, nove gol in carriera alla Dea: praticamente un killer. A chiudere i conti, l’autorete di Palomino sul colpo di testa di Martinez arrivato dopo l’ennesimo angolo battuto magistralmente da Calhanoglu e il definitivo 2-3, segnato proprio dal centrale dell'Atalanta su angolo di Koopmeiners. Ultimo brivido per l'Inter, un colpo di testa alto di Hojlund.

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