Inter, per Dumfries assalto con l’asta: c’è anche lo United

Cessione in vista per l’olandese, serve al bilancio. Se arriva un’offerta già a gennaio…

MILANO - Ha spazzato via quasi da solo gli Stati Uniti, poi contro l’Argentina ha vissuto una serata da incubo. Denzel Dumfries ha vissuto una parte finale del Mondiale sulle montagne russe, un po’ come la sua avventura all’Inter, fatta di momenti esaltanti e periodi bui. L’olandese, arrivato per poco più di 13 milioni nell’estate 2021 per raccogliere la difficile eredità di Hakimi, è ormai da tempo l’indiziato principale a lasciare Milano per permettere al club nerazzurro di raggiungere entro il 30 giugno prossimo il famigerato attivo di almeno 60 milioni sul mercato richiesto dal presidente Steven Zhang la scorsa primavera. La sua valutazione è cresciuta col passare dei mesi e l’Inter conta di incassare dalla sua cessione non meno di 50 milioni. Marotta e Ausilio partiranno da una richiesta di 60, ma è chiaro che già un assegno da 50 permetterebbe alla dirigenza di raggiungere l’obiettivo fissato dalla proprietà, visto che a fine agosto l’asticella era già fissata intorno al più 30.

Chi vuole Dumfries?

Marotta e Ausilio non vogliono vendere a gennaio Dumfries, ma completare la cessione a fine campionato, in modo da non impoverire la rosa di Inzaghi nella seconda metà della stagione, ma il mercato potrebbe anche muoversi in maniera differente: è evidente che se un club si presentasse già a gennaio con l’offerta giusta, sarebbe dura dire di no, anche per evitare di trovarsi poi ad aprile-maggio con l’acqua alla gola. In estate hanno sondato il terreno il Bayern Monaco, prima di prendere Mazraoui, e il Chelsea, che a margine dei discorsi per Lukaku e Casadei aveva chiesto informazioni, salvo poi riversare i grandi investimenti in altri reparti. Il Chelsea, ma lo stesso Bayern, non hanno perso di vista Dumfries e potrebbero tornare alla carica, ma a gennaio potrebbe inserirsi già un terzo incomodo, il Manchester United, scatenando così un’asta che non potrà che far piacere all’Inter, meno magari all’agente dell’olandese, l’avvocato Rafaela Pimenta che una settimana fa aveva così scherzato sul futuro del suo assistito: «Se il valore di Denzel si è alzato per le prestazioni al Mondiale? Speriamo di no, perché altrimenti diventa più difficile trasferirlo». Dumfries è un obiettivo del tecnico dello United, l’olandese ten Hag, che ha imparato ad apprezzarlo nelle sfide in Eredivisie fra l’Ajax e il Psv.

Incroci con Conte

L'Inter, come detto, spera di non dover sacrificare Dumfries già a inizio anno, per non trovarsi nella posizione di dover cercare subito un sostituto (Bellanova e Darmian oggettivamente non basterebbero per gli obiettivi che vuole raggiungere il club), ma sta già preparando una lista di candidati alla successione. Al di là della suggestione Hakimi - il marocchino tornerebbe volentieri a Milano... - e del desiderio di Inzaghi di ri-alleneare Lazzari (ma l'esterno ha da poco rinnovato con la Lazio e non sarà semplice strapparlo a Lotito), sono due, ad oggi, i giocatori che maggiormente intrigano. Uno è un vecchio obiettivo, già cercato nel 2021 prima dell'affondo per Dumfries, ovvero Emerson Royal, allora al Barcellona e oggi al Tottenham. Conte non pare particolarmente "innamorato" del brasiliano e probabilmente con l'offerta giusta non direbbe no. Anzi, chissà che anche il Tottenham non provi a entrare nella riffa per Dumfries (e occhio pure all'Arsenal). L'altro nome, è un giocatore che piaceva proprio all'attuale allenatore degli Spurs, ovvero Singo del Torino. L'ivoriano è in scadenza nel 2024 e il Toro sta trattando il rinnovo, ma al tempo stesso il club granata sa che il momento giusto per incassare dalla sua cessione è in arrivo. Valore? Fra i 10 e i 12 milioni, cifra che l'Inter potrebbe mettere sul piatto già a gennaio se dovesse consumarsi in anticipo la separazione da Dumfries.

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