Lukaku decide, Lautaro sparito: le due facce dell'Inter di Inzaghi

Dalla Lu-La ai tempi di Antonio Conte al rendimento a corrente alternata: ora è il belga che  trascina i nerazzurri

L'Inter può sorridere: i nerazzurri si confermano in formissima nelle coppe, dopo il successo per 2-0 in casa del Benfica nella gara di andata dei quarti di finale di Champions League. A fissare il risultato Romelu Lukaku, ancora una volta implacabile dal dischetto. Ma se il belga dà segni di risalita dopo una stagione iniziata con un brutto infortunio e proseguita tra mille difficoltà, procede al contrario il momento di Lautaro Martinez.

Inter, Lukaku re di coppe

Lukaku ad inizio stagione ha subito uno stop che lo ha tenuto fuori a lungo, probabilmente il più serio dell'intera carriera. Non facile riprendersi fisicamente, e nemmeno dal punto di vista psicologico viste le enormi difficoltà riscontrate una volta risceso in campo. Ma terminato il Mondiale, il belga ha iniziato a racimolare minuti, e pur non essendo più un titolare inamovibile dell'Inter sta ritrovando una condizione fisica importante. Un Lukaku che in campionato ha sbagliato alcuni gol da mani nei capelli, come quello contro la Salernitana (errore per cui, a fine gara, ha chiesto scusa ai tifosi). Nelle coppe però si sta confermando uomo decisivo: il rigore trasformato nella semifinale di andata in Coppa Italia contro la Juventus, il gol decisivo contro il Porto per qualificarsi ai quarti di finale di Champions League, ora la rete col Benfica a sugellare un risultato che se non ipoteca il passaggio del turno, poco ci manca. E così il numero 90 va alla ricerca di una riconferma all'Inter che fino a qualche tempo fa sembrava impossibile ma che, Chelsea permettendo, ora appare quantomeno fattibile.

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Lautaro Martinez, momento no

Se Lukaku sta vivendo il momento migliore della sua stagione, tutt'altra situazione per Lautaro Martinez. L'argentino è stato il vero trascinatore nerazzurro nella prima parte del campionato, con gol a raffica e l'apice raggiunto della Supercoppa contro il Milan, in cui fu protagonista del 3-0 con la rete del tris di pregevole fattura. In mezzo anche la vittoria del Mondiale con l'Argentina, competizione dalla quale tornò rinvigorito nel fisico e nella mente. Dal successo contro i rossoneri, però, una continua discesa, nei gol e nel rendimento. Emblema il rigore sbagliato contro lo Spezia in Serie A, errore che costò caro ai nerazzurri che uscirono sconfitti dal Picco: episodio in cui rimase basito lo stesso Lukaku, rigorista designato ma costretto a guardare il compagno sbagliare, con il Toro di Bahia Blanca che volle fortemente calciare dagli 11 metri.

Nelle settimane successive le cose non sono migliorate: l'incredibile errore all'Arechi contro la Salernitana, ieri col Benfica una prestazione opaca e un possibile passaggio chiave per Dzeko sbagliato in maniera grossolana. La Lu-La vista nel periodo di Antonio Conte sembra ormai un lontano e opaco ricordo: Lukaku e Lautaro brillano ma a corrente alternata, il feeling in campo non è quello di una volta. In un finale di stagione che per l'Inter vorrà dire tanto (soprattutto in campionato, dove un posto tra le prime quattro è ancora a rischio) servirà che i due centravanti ritrovino il timing giusto, con prestazioni sì convincenti ma contemporanee tra di loro.

 

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L'Inter può sorridere: i nerazzurri si confermano in formissima nelle coppe, dopo il successo per 2-0 in casa del Benfica nella gara di andata dei quarti di finale di Champions League. A fissare il risultato Romelu Lukaku, ancora una volta implacabile dal dischetto. Ma se il belga dà segni di risalita dopo una stagione iniziata con un brutto infortunio e proseguita tra mille difficoltà, procede al contrario il momento di Lautaro Martinez.

Inter, Lukaku re di coppe

Lukaku ad inizio stagione ha subito uno stop che lo ha tenuto fuori a lungo, probabilmente il più serio dell'intera carriera. Non facile riprendersi fisicamente, e nemmeno dal punto di vista psicologico viste le enormi difficoltà riscontrate una volta risceso in campo. Ma terminato il Mondiale, il belga ha iniziato a racimolare minuti, e pur non essendo più un titolare inamovibile dell'Inter sta ritrovando una condizione fisica importante. Un Lukaku che in campionato ha sbagliato alcuni gol da mani nei capelli, come quello contro la Salernitana (errore per cui, a fine gara, ha chiesto scusa ai tifosi). Nelle coppe però si sta confermando uomo decisivo: il rigore trasformato nella semifinale di andata in Coppa Italia contro la Juventus, il gol decisivo contro il Porto per qualificarsi ai quarti di finale di Champions League, ora la rete col Benfica a sugellare un risultato che se non ipoteca il passaggio del turno, poco ci manca. E così il numero 90 va alla ricerca di una riconferma all'Inter che fino a qualche tempo fa sembrava impossibile ma che, Chelsea permettendo, ora appare quantomeno fattibile.

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