Inter, quel carro e Conte: film visto

I tempi passano, i problemi, all’Inter, restano. Un allenatore delegittimato, criticato e messo sulla graticola sta scrivendo la storia, anche schivando il fuoco amico

«Questi 82 punti sono solto miei e dei giocatori. Qualcuno oggi è salito sul carro e non doveva farlo. Perché le palate di cacca ce le siamo prese tutte noi. È stato un anno molto duro, soprattutto a livello personale per me. La stagione mi è piaciuta zero. La società è stata debole, zero assoluto nella protezione a calciatori e allenatore. Non è stato riconosciuto il lavoro dei calciatori e quello mio. A fine stagione dirò quello che non mi è andato bene e faremo delle valutazioni. Il parafulmine uno lo fa il primo anno, il secondo no. E sia chiaro che il mercato dei giocatori non c’entra niente». Così parlò Antonio Conte, a Bergamo, il 1° agosto 2020, dopo aver battuto l’Atalanta all’ultima giornata blindando il secondo posto.

Inter, Inzaghi è in scadenza di contratto

I tempi passano, i problemi, all’Inter, restano. Un allenatore delegittimato, criticato e messo sulla graticola sta scrivendo la storia, anche schivando il fuoco amico. Conte, quell’anno, sarebbe stato esonerato se non fosse stato ritenuto da Zhang un bagno di sangue risolvere il contratto (i cocci, furono poi ricomposti a Villa Bellini). Inzaghi stavolta è in scadenza di contratto, quindi potrebbe essere esonerato pure nel caso in cui arrivasse nelle prime quattro e si giocasse a Istanbul la Champions.

Molti saliranno sul carro, ma l’impressione...

Nel frattempo molti saliranno sul carro, ma l’impressione è sempre quella di un’Inter che riesce a farsi male da sola, dove gli orticelli e le antipatie personali prevalgono sul bene comune. Tanto poi a pagare (o andarsene) è sempre l’allenatore, come è già accaduto con Spalletti e Conte e potrebbe succedere a Inzaghi. Altro giro: De Zerbi, Thiago. Avanti, c’è posto.

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