Piedi educati e raffinati là in mezzo al campo. Giocatore di qualità e quantità. Pupillo del suo mister. La doppietta realizzata da Henrikh Mkhitaryan al Milan ha certificato – per l'ennesima volta – il valore dell’armeno nello schema tattico dell’Inter.
Tuttavia l’importanza del centrocampista ex Manchester United e Roma non proviene solo dalle sue abilità balistiche sul verde. Mkhitaryan - per Simone Inzaghi - è un allenatore in campo, la voce tecnica nella mediana nerazzurra. Quel calciatore ascoltato da tutti i compagni di squadra, quello a cui il collettivo fa affi damento anche nei momenti più complicati di una partita. La rappresentazione perfetta insomma del giocatore/allenatore (e forse anche dell’allenatore/ giocatore) che espleta al meglio i compiti richiesti e consiglia i propri colleghi su come sbrigare quelli propri. Inzaghi non lo cambia mai (anche) per questo. Dove lui non arriva – sia per la distanza tra panchina e campo – sia perché spesso e volentieri i calciatori (in un discorso generale che vale davvero per tutti) provano a fare di testa propria, arriva il consiglio, la sgridata, la pacca sulle spalle, l’urlo di Mkhitaryan.
L'armeno è un fedelissimo di Inzaghi
Uno da cui tutti, visto curriculum vitae a l’attuale attitudine in campo, danno retta più che volentieri. Se a 34 anni i risultati dei test fisici sono tra i più brillanti della squadra e le prestazioni risultano essere decisive contro avversari di altissimo profilo - Mkhitaryan aveva segnato al Milan anche in Champions League lo scorso maggio - è normale, scontato e semplicemente giusto che Henrikh sia oggi un elemento fondamentale dell’undici vice campione d’Europa (a proposito, all’Inter hanno il rimpianto di non averlo potuto schierare titolare nella fi nalissima di Istanbul dopo la distrazione muscolare al retto anteriore della coscia sinistra subita nell’euroderby di ritorno). Insomma, un professore carismatico non solo a livello calcistico, ma, letteralmente, anche a parole. Tanto che Inzaghi, se possibile, non ci rinuncia mai. Con Mkhitaryan che dopo essere comunque già entrato nella storia dei derby, rappresenta il presente interista e punta ad un futuro ancora a tinte nerazzurre.
