Dedicato a chi vuol mettere in difficoltà Google, intelligenza artificiale e algoritmi: chiedete fair play nel Derby d’Italia. Spuntano milioni di pagine sul “fair play finanziario” ma neanche un link su episodi di amicizia, stima, rispetto e sportività. Chiunque digiti Inter-Juve va con i polpastrelli ad accarezzare un filo spinato di veleni, polemiche e sangue. Eppure, sarà successo anche qualcosa di piacevole e condiviso, no?
Inter-Juve e il Var senza Var
Se non ci arrivano i motori di ricerca, con una buona memoria si ricorda il primo caso di Var anche senza… Var. Accade in Inter-Juve del 9 marzo 1997, arbitro Pierluigi Collina. Lancio lungo di Bergomi, pallone conteso da Montero ma spizzato da Zamorano per Ganz che segna. Il “guardalinee” (ora si chiama “assistente”) non sbandiera nulla. San Siro esulta: Inter in vantaggio. Anzi, no. Collina ci pensa. Nella sua testa riavvolge l’immagine. Si chiede chi ha toccato il pallone nel duello aereo, lo domanda al guardalinee che - frastornato - gli balbetta qualche “non lo so”. Così ci ripensa. Ultimo tocco di Zamorano, gol annullato per fuorigioco netto e arbitro che si dirige verso la panchina nerazzurra per meritare un’iconica stretta di mano dall’allenatore inglese Roy Hodgson. Scherzando, si può definire primo caso di Var anche senza Var. Addirittura con tanto di “Open Var” nel post partita, quando Collina decide addirittura di parlare. Mai successo prima: va in sala stampa e spiega l’accaduto. Applausi. È storia.