Zhang le ha provate tutte, quelli di Oaktree non si sono commossi davanti alla sua disperazione. D'altronde nel corso di tre anni, ha avuto tutto il tempo di cedere la società per evitare di doverla consegnare al fondo americano, ma ha sempre rimandato. Così si è arrivati al momento in cui Oaktree deve riscuotere il credito di 375 milioni oppure prendersi l'Inter. Siccome Zhang non ha quei soldi, sarà l'Inter a coprire l'insolvenza di Zhang. Ha provato in tutti i modi a farsi rifinanziare da altre banche o fondi quella cifra, ma nessuno gli ha dato credito. Zhang ha un debito di 320 milioni di dollari con la China Construction Bank, ormai scaduto da due anni, non può lasciare la Cina e nessuno si fida a prestargli soldi che non vedrà probabilmente mai.
La prima mossa di Oaktree
Oaktree, a questo punto, entrerà in possesso del 100% delle azioni interiste domani e la prima mossa sarà un rimpasto del Consiglio di Amministrazione. Niente rivoluzioni in società, però, perché dal 2021, quando venne contratto il debito con a garanzia il club, Oaktree ha stabilito un rapporto di fiducia con Beppe Marotta, che verrà straconfermato al suo posto. Straconfermata, tuttavia, anche la linea di feroce contenimento dei costi che il fondo americano vuole continuare.
Il piano per risanare l'Inter
L'Inter, in questo momento, ha 800 milioni di debiti. Il piano di Oaktree è risanare la società, possibilmente senza comprometterne la competitività sportiva, per poi rivendere il club in un orizzonte fra i tre e i cinque anni. Quindi cosa cambia? Quasi nulla, il mercato si dovrà finanziare con le cessioni, il monte ingaggi dovrà rimanere basso, l'Inter, insomma, non sarà in grado di effettuare grandi colpi a meno di non effettuare grandi cessioni e, forse, vivrà qualche settimana di impaccio a muoversi sul mercato per il cambio di proprietà. Alle spalle ha una proprietà solida, ma che ragiona in termini economici e non più calcistici.