È decisamente paradossale la situazione dell'Inter campione d'Italia; la squadra e i tifosi sono in festa per il ventesimo scudetto e la seconda stella, la società è letteralmente in pegno o in pugno al fondo californiano. In questo surreale contesto, Beppe Marotta, il cui contratto nell'aprile scorso è stato saggiamente prolungato sino al 2027, rimane la figura chiave, l'unico punto d'intesa certo fra i cinesi che escono e gli americani che arrivano. Ha affermato stamane Giovanni Malagò, intervenendo a 'Radio anch'io lo sport' su Rai RadioUno: "Il tifoso si chiede ma che costa sta succedendo?. Si legge che ci sono serissimi problemi a rimborsare questo tipo di debito. Da una parte, per i tifosi dell'Inter cambia relativamente poco, passi da una proprietà a un'altra, paradossalmente più di garanzia perchè ha i capitali. Per chi va per certi mari, quelli dei prestiti e dei fondi, succede questo e così un tifoso si ritrova dalla mattina alla sera. Solo perché c'è in piedi un'operazione di tipo finanziario. Sono i rischi di chi fa quei giochi".
Inter, Zhang tra rischi e incubo
Rischi che possono trasformarsi in incubo per Zhang che la settimana scorsa era convinto di annunciare oggi l'accordo con il fondo americano Pimco e, invece, si ritrova nella posizione in cui mai avrebbe voluto ritrovarsi. Il giorno del giudizio sarebbe dovuto essere oggi, ma in Lussemburgo, la nazione nella quale hanno sede le holding di Suning e Oaktree, oggi è festa nazionale e tutto è stato rimandato a domani. Nell'attesa, Marotta e con lui Ausilio, Baccin per la parte tecnica; Antonello, l'uomo dei conti sono gli uomini che all'Inter garantiscono presente e futuro. La faticosa, molto faticosa opera di risanamento del bilancio coniugata alla costruzione di una squadra vincente, è opera loro. Cinesi e americani lo sanno sin troppo bene. Comunque vada a finire il tiro alla fune.