Inter, c'è una maledizione scudetto: cosa è successo a Milan e Napoli

La squadra di Inzaghi inizia l’inseguimento per fare il bis in campionato con un imperativo chiaro: non fare la stessa fine di rossoneri e nerazzurri

Oggi pomeriggio a Marassi col Genoa inizia l’inseguimento dell’Inter al bis scudetto. Con un imperativo chiaro alla Pinetina fin dall’inizio del raduno: evitare cali di tensione simili a quelli avuti dalle ultime due squadre che hanno conquistato il tricolore. Il Milan finito a 20 punti dal Napoli nella primavera 2023: per i rossoneri sarebbe stato addirittura 5° posto, quindi con esclusione dalla Champions League, se non fosse stato per la penalizzazione della Juventus. E il Napoli che ha concluso addirittura 10° a 41 punti dall’Inter tre mesi fa.

Per questo Simone Inzaghi ha avuto come missione, fin dal primo giorno della preparazione estiva, quella di tenere alta la voglia di nuovi successi dei suoi giocatori. Il gruppo aiuta. È formato da elementi esperti abituati a collezionare trofei. Gente che difficilmente dovrebbe rischiare di incappare in una sottovalutazione degli impegni. Inoltre sono stati inseriti in rosa due giocatori come Zielinski e Taremi che aumentano il livello delle rotazioni, quel meccanismo utile a tenere tutti sulla corda in una grande squadra perché aiuta a non far rilassare nessuno allontanando ogni tentazione di dare per scontato il posto da titolare.

Inter, Lautaro in attacco senza aver mai giocato

L’arrivo di Taremi è particolarmente importante perché nella scorsa stagione il divario in attacco tra la coppia Lautaro-Thuram e la seconda linea Arnautovic-Sanchez era troppo ampio. Con l’ingaggio dell’iraniano ex Porto è tornata una situazione simile a quella di due anni fa quando era difficile stabilire gerarchie precise tra Lautaro, Lukaku e Dzeko (discorso valido soprattutto per gli ultimi due). Senza dimenticare la voglia di avere più spazio di Frattesi e l’ascesa sempre più convincente di Bisseck. Adesso l’Inter ha ballottaggi molto forti in almeno cinque posizioni del campo. Inoltre Inzaghi potrà contare sulla voglia di rivincita della comitiva azzurra, uscita tristissima dal deludente Europeo dell’Italia in Germania. Ma restano le incognite di una stagione complicatissima che per l’Inter durerà fino a giugno-luglio con la prima edizione del Mondiale per club.


Senza dimenticare la solita Supercoppa italiana in final-four in Arabia Saudita all’inizio di gennaio, lo stesso che vedrà la prima volta delle due partite in più del nuovo maxi-girone di Champions League a 36 squadre (potrebbero essere quattro le partite in più in caso di playoff per accedere agli ottavi). Inzaghi è consapevole di questo frullatore e se, da un lato, chiede massima concentrazione ai suoi, dall’altro non vuole sovraccaricare troppo la squadra dei favori del pronostico. Per questo ricorda che le altre concorrenti si stanno rafforzando sul mercato in modo da accorciare la forchetta degli exit-poll scudetto.

Oggi a Marassi toccherà a Lautaro e Thuram dal primo minuto in attacco. L’argentino andrà in campo dall’inizio senza aver giocato nemmeno uno spezzone di amichevole estiva con l’Inter. Bisseck è favorito su Pavard in difesa e Darmian su Dumfries sulla fascia destra. Recuperato Asllani, non ancora De Vrij e Zielinski. La squadra ha raggiunto Genova in aereo ieri sera. Oggi, dopo la partita, ritorno a Milano in pullman con il primo esito dell’inseguimento al bis scudetto, diventato un tabù nella Serie A degli ultimi anni.

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