La convocazione dei vertici Inter
Nipote del boss Carmelo Bellocco, Antonio era considerato l'erede della famiglia 'ndranghetista di Rosarno. La vittima si era trasferita a Milano nel 2023, quando era entrato nel direttivo ultras creando però dissapori all'interno della Curva, per via dell'amicizia con Ferdico. Nel marzo 2024, la Commissione consiliare antimafia del Comune di Milano ha convocato la dirigenza del club nerazzurro per chiederne la collaborazione circa l'infiltrazione della 'ndrangheta tra le file della Curva nord interista. A rispondere è stato il legale Adriano Raffaelli e il Senior security manager Gianluca Cameruccio, sentiti tra le altre cose anche sugli omicidi dei capi ultras Dede Belardinelli, ucciso il 26 dicembre 2023 durante gli scontri che hanno preceduto l'incontro Inter-Napoli, e dello stesso Vittorio Boiocchi.
La sorella di Ferdico e il ruolo nell'Inter
Nell'ambito dell'inchiesta Dexter condotta dal pm Marcello Musso, sono inoltre emersi legami del fazione con una donna che in passato ha intrattenuto rapporti con un ex membro della banda Vallanzasca, nonché il coinvolgimento di famiglie di narcotrafficanti, di cui lo stesso Ferdico fa parte. Il capo ultras interessato dall'ordinanza, risulta infatti agli atti della Narcotici tra i membri della famiglia Auricchio originaria di Terzigno, in provincia di Napoli. Ferdico era già stato arrestato nel 2017 per compravendita e detenzione di droga. La sorella Gloria Rosa, risulta impiegata presso la società FC Internazionale Milano, dove dal 2020 ha ricoperto i ruoli di Hospitality Operations Officer e Hospitality Sales Account.
Gli affari intorno San Siro
Sotto la lente dell'inchiesta, l'eventuale infiltrazione di esponenti di organizzazioni criminali nella gestione di attività collaterali alle sfide dell'Inter presso San Siro, ovvero parcheggi, paninari e perfino una onlus che presenziano nell'area antistante la struttura. Area che è gestita dalla società Mi-Stadio, compartecipata da Inter e Milan e concessionaria “dell’affidamento a terzi (…) con gli obblighi previsti dalle leggi incluse quelle antimafia” (si legge nella concessione deliberata dal Comune di Milano). Per questa ragione, la Commissione ha dunque ritenuto di dovere convocare Raffaeli e Cameruccio. Il Fatto Quotidiano, aveva inoltre riportato come un uomo vicino a Vittorio Boiocchi, nonché ad alcuni narcotrafficanti e al boss Giuseppe Calabrò, fosse stato impiegato in una società di parcheggi selezionata da Mi-Stadio.