Beretta-Bellocco, spunta un testimone
Dice di aver sentito due colpi di pistola uno dei testimoni sentiti nelle indagini della procura di Milano per ricostruire la dinamica dell'omicidio di Antonio Bellocco, figura emergente della curva nord e legato alla 'ndrangheta, accoltellato da Andrea Beretta, leader ultrà dell'Inter e ora in stato di fermo a Opera. Il racconto dell'uomo, uno dei pochi che ieri mattina si trovava nei pressi della palestra 'Testudo', e che è stato sentito dai Carabinieri, fa ipotizzare che Beretta, una volta salito sulla macchina di Bellocco, abbia sparato due volte per poi, una volta caduto a terra il caricatore della Beretta per via della colluttazione, usare il coltello per assassinare l'erede della potente 'ndrina di Rosarno. E poiché al momento nell'abitacolo della vettura è stato trovato un solo proiettile, il nodo del secondo colpo potrebbe essere sciolto dall'autopsia sul corpo di Bellocco in programma per la prossima settimana.
Bellocco, la dedica Ferdico
"Mi ritrovo qui da solo senza te che eri la persona che più ha creduto in me da quando sono diventato uomo. Nessuno potrà mai capire l'amore che ci legava e che ci riempiva le giornate. Nulla sarà come prima senza te... vivrò onorando l'uomo meraviglioso che eri": così in una storia Instagram Marco Ferdico, capo e portavoce della Curva Nord dell'Inter, postando una sua foto insieme ad Antonio Bellocco, ucciso ieri a coltellate a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese. "Tutti coloro che ti hanno conosciuto sanno che persona eri e ti hanno amato a prima vista. Non ti dimenticherò mai, sarai sempre la parte più bella di me", aggiunge Ferdico, a cui è stato inflitto un Daspo di durata decennale.