MILANO - Nel caveau nerazzurro dei pezzi pregiati sono due i gioiellini che portano ‘2005’ sull’etichetta. Non è il loro valore di mercato, perché quello è ben più alto. È ‘solo’ l’anno di nascita. Quello che, unito al talento, fa sì che in casa Inter siano molto sereni in relazione a quel che sarà il futuro. Nel 2005 è nato Valentín Carboni, giocatore che in estate è stato etichettato come il diamante grezzo della nuova leva interista. Lì vicino a Valentín, però, ce n’era un altro di classe 2005 che valeva tanto, anche se forse qualcuno se lo era dimenticato. Appena però è arrivato un fascio di luce azzurra come la maglia della nazionale Under 21 a illuminarlo, ecco che Francesco Pio Esposito è tornato a brillare con tutti i suoi carati.
La dinastia Esposito
Ultimo della dinastia Esposito che è passata per le giovanili interiste dopo i fratelli Salvatore e Sebastiano (ora all’Empoli), già tra Allievi e Primavera, Pio si era fatto notare per quella sua sana abitudine di dare del tu al gol. La scorsa estate con la maglia della nazionale è riuscito in meno di un mese a far parte della spedizione che è arrivata seconda al Mondiale Under 20 e poi a laurearsi Campione d’Europa con l’Under 19. Se dopo un’impresa così ci si è un po’ scordati di lui è perché mentre era in prestito allo Spezia e viveva una stagione un po’ complicata - con la squadra coinvolta nella lotta per non retrocedere - a Milano c’era un altro baby Francesco che con la maglia dei cugini che faceva sfracelli come centravanti (Camarda).
Carboni: il valore si impenna
Valentín Carboni, stessa età del centravanti campano, intanto affrontava una stagione importante in Serie A con il Monza e poi un’estate da comprimario, ma comunque di una certa rilevanza, nella Selección argentina che ha vinto la Copa América. Esposito, però, ha saputo dimostrare di che pasta è fatto: è rimasto in prestito allo Spezia anche quest’anno, e dopo le 3 reti realizzate lo scorso anno, in questa stagione è già andato a segno, alla prima di campionato contro il Pisa di Filippo Inzaghi. Sarà un segno? Di certo a riportarlo all’attenzione di tutti è stato il poker rifilato a San Marino con l’Under 21 azzurra. Intanto Carboni nell’ultimo mercato dopo un serrato corteggiamento è approdato alla corte di De Zerbi, in quel di Marsiglia, con una valutazione altissima.
Cairo sulle tracce di Esposito
Dopo aver prolungato il contratto con l’Inter fino a giugno 2029, il trequartista argentino si è trasferito dai francesi in prestito oneroso per un milione di euro con diritto di riscatto fissato a 36 milioni più bonus e contro-riscatto a favore dei nerazzurri per 40 milioni di euro. Se il giovane Esposito quest’anno si consacrerà definitivamente in quel della Liguria, c’è da immaginare che la prossima estate pure per lui la valutazione salirà, con vista sulla Serie A. Un campionato nel quale avrebbe già potuto approdare nei mesi scorsi: in tanti lo hanno cercato e hanno bussato alla porta dell’Inter. Uno su tutti: il Torino, che avrebbe però voluto acquistarlo a titolo definitivo. l’Inter però, non ha voluto perdere il controllo sull’attaccante, esattamente come è successo per Carboni. Strategia che sposa la nuova linea di OakTree, che punta tantissimo sui giovani, specie quelli ‘fatti in casa’.
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