Il tema rischia di diventare un tormentone. E la colpa, diretta o meno, è di tre personaggi. Una sorta di triangolo, che però potrebbe anche trasformarsi in qualcosa di più. Da una parte ci sono Simone Inzaghi e un’Inter vincente, dunque le scelte dell’allenatore risultano difficili da contestare. Dall’altra Luciano Spalletti, che fra le certezze della sua Italia - pre e post Europeo, ovviamente... - ha proprio il terzo protagonista, il principale, di questa vicenda. Ovvero, Davide Frattesi. Una storia che, come anticipato, ha altri attori che per forza di cose condizionano la trama: Nicolò Barella e Henrikh Mkhitaryan. Chiaramente tutto ruota intorno al ventiquattrenne centrocampista romano tornato in copertina per i due gol realizzati contro Francia e Israele, che hanno portato il computo delle reti segnate da Frattesi in azzurro a quota 7 (6 sotto la gestione Spalletti) in 21 apparizioni. Una media gol leggermente migliore di quella con la maglia dell’Inter nella sua prima stagione a Milano, culminata con lo scudetto della seconda stella (ampiamente festeggiato dall’ex Sassuolo): Frattesi ha messo insieme fra campionato e Coppe 42 partite, segnando 8 reti. Alcuni gol, proprio come in nazionale, sono stati decisivi nella corsa scudetto e hanno spinto in estate Frattesi e il suo entourage a fare dei ragionamenti con l'Inter sul suo futuro.
Frattesi protagonista in Nazionale e comprimario all'Inter
Ovviamente la società nerazzurra ha chiuso le porte a qualsiasi ipotesi di addio e ha stoppato sul nascere gli interessi di Juventus e Roma. Frattesi per l’Inter è un titolare, anche se per Inzaghi così finora non è stato. Né nella scorsa stagione, quando gli ha concesso solo 11 partite dal primo minuto sulle suddette 42, né in questo ’24-25 nel quale ha sempre iniziato dalla panchina, collezionando nelle prime tre giornate solo 53 minuti con un assist (per Thuram) nel 2-2 di Marassi contro il Genoa. E qui entrano in gioco i co-protagonisti di questa storia, ovvero Barella e Mkhitaryan. Che insieme a Calhanoglu compongono il centrocampo che ha fatto le fortune dell'Inter negli ultimi diciotto mesi.